Ancora acqua nel metrò, la gialla resta chiusa (IL GIORNO MILANO)

Il primo obiettivo è l’aspirazione di quella immensa quantità di fango e detriti, un operazione che, salvo imprevisti, si concluderà dopodomani.Solo allora – si potrà valutare lo stato delle strutture portanti, delle infrastutture metro-tranviarie e dei sistemi tecnologici, per arrivare ad una definizione dei tempi necessari per il rispristino completo della metropolitana 3.

Marco Donzelli presidente del Codacons considera – una vergogna lo stato di calamità. La colpa è degli amministratori locali: non hanno mosso un dito in questi anni, menre avrebbero docuto costruire scolamatori e vasce d’esondazione.

Invece quelle opere mancano e nella città dell’Expo cresce il timore di non farcela. Per il deputato Pd Vincio Peluffo – il cantiere della M5, partito con otto mesi di ritardo è già fermo. Di questo passo il 15 Aprile 2015, data prevista per il taglio del nastro, ci sarà ben poco da inaugurare.

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