Presentata alla Camera mozione per la salvaguardia delle TV Locali.

La Camera

Premesso che,

il passaggio dall’analogico al digitale terrestre ha liberato cinque multiplex, ossia i pacchetti di frequenze utilizzabili per la trasmissione televisiva. I multiplex sono suddivisi in tre gruppi e, attraverso un bando in modalità beauty contest, sei frequenze verranno assegnate -a costo zero- a Rai e Mediaset (con la Rai in posizione subalterna e frequenze meno appetibili);
per potenziare i servizi wireless italiani come il WiMax e la telefonia mobile (LTE), è stata prevista una nuova gara per le frequenze dello spettro elettromagnetico da destinare ai servizi della banda larga mobile. Le frequenze per le telecomunicazioni saranno recuperate attraverso riduzione delle frequenze alle tv locali ossia: delle 56 esistenti, 9 frequenze sono state sottratte all’emittenza locale;
i canali 61-69 della banda 800 dovranno essere liberati entro il 31 dicembre 2012, in cambio di un indennizzo pari a 240 milioni di euro come risarcimento del danno subito, e saranno assegnati agli operatori;
le associazioni di categoria delle tv locali lamentano che la somma loro destinata, pari ad un decimo dell’incasso previsto per la gara della telefonia 4G, risulta insufficiente per coprire i costi sostenuti dalle emittenti per il digitale;
tuttavia, il decreto legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, all’articolo 25, comma 2, ha previsto, altresì, che: “alla scadenza del predetto termine in caso di mancata liberazione delle frequenze, l’amministrazione competente procede senza ulteriore preavviso alla disattivazione coattiva degli impianti avvalendosi degli organi di polizia delle comunicazioni”;
le tv locali rimaste senza canali potranno affittare uno spazio nei multiplex delle emittenti che hanno mantenuto la possibilità di essere operatori di rete; ciò nonostante, per far transitare il segnale occorrerà chiedere un passaggio.
impegna al Governo:
ad assumere iniziative di carattere normativo volte a modificare la regolamentazione in materia – ferme restando le indicazioni comunitarie – per salvaguardare le tv locali, e ripartire la riduzione delle frequenze per 1/3 a carico delle tv locali e per 2/3 a carico di quelle nazionali, come suggerito da diverse associazioni di categoria.

On Vinicio Peluffo,

On Antonino Russo,On Stefano Esposito,On Salvatore Vassallo, On Amalia Schirru,On Donata Lenzi,On Pietro Tidei,On Antonio Miniasi, On Paolo Fontanelli,On Carlo Emanuele Trappolino,On Teresa Bellanova, On Erminio Quartiani,On Silvia Velo,On Enrico Farinone,On Daniele Marantelli, On Alberto Lo Sacco,On Lucia Codurelli,On Emanuele Fiano,On Mario Cavallaro,On Massimo Vannucci, On Franca Laratta, On Walter Verini, On Ludovico Vico, On Giuseppe Fioroni, On Grassi Gero, On Cinzia Capano, On Donatella Mattesini, On Ivano Strizzolo, On Renzo Carella, On Alberto Fulvi, On Luisa Bossa, On susanna Cenni, On Simonetta Rubinato, On Angelo Capodicasa, On sandro Brandolini, On Lino Duilio, On Raffaella Mariani, On Ermete Realacci, On Froner, On Antonino Russo, On Andrea Martella, On Chiara Braga, On Raffaella Mariani, On Giorgio Merlo, On Andrea Rigoni, On Dario Ginefra, On Pizzetti, On Lulli.