TLC, Peluffo (Pd): Asta frequenze? Salvaguardare Tv locali
COMUNICATO STAMPA – Milano, 22 settembre 2011
Una mozione per impegnare il governo a salvaguardare le tv locali stata depositata stamani da 50 deputati del Partito democratico. In particolar e, la mozione chiede che le frequenze dello spettro elettromagnetico all’asta tra gli operatori delle telecomunic azioni non siano tolte alle solo emittenti locali.
Vinicio Peluffo, primo firmatario e commissario della Vigilanza Rai, entra nel merito della mozione: “Se non bastasse a introdurre un’ulteriore distorsione del mercato il beauty contest bandito in queste settimane dal governo (sei frequenze verranno assegnate a costo zero a Rai e Mediaset, con la Rai in posizione subalterna e frequenze meno appetibili), la gara della telefonia 4G sarà tutta alle spese delle tv locali. Queste dovranno liberare entro fine anno i canali dal 61 al 69 della banda 800 mhz e se non lo faranno, grazie a una norma appena approvata, la polizia potrà intervenire a sequestrare e blindare gli impianti, con l’avvio di procedimenti penali con reclusione di tre anni, addebito di danni, interessi e privazione del risarcimento. Per loro è previsto un indennizzo complessivo di 240 milioni di euro, ma le associazioni di categoria lamentano che questa somma loro destinata (meno di un decimo dell’incasso della gara delle frequenza tlc) risulta insufficiente a coprire i costi sostenuti dalle emittenti per il digitale. “Le emittenti locali – continua Peluffo – sono una risorsa preziosa per l’informazione sul nostro territorio, i sacrifici non possono e non devono pesare solo su di loro. Il governo non può esimersi dal salvaguardarle. Chiediamo che la riduzione delle frequenze sia ripartita per 1/3 a carico delle tv locali e per 2/3 a carico di quelle nazionali”.