Expo, resta il rebus bilancio. Concorso per le aree ristoro
(da Il Corriere della Sera)
Expo chiude l’anno con ancora qualche incertezza sui bilanci: il Governo non ha tolto il vincolo del 4 per cento massimo di utilizzo sui fondi messi a disposizione e la Provincia non ha dato la garanzia della propria quota parte per il 2012 (mentre Regione e Comune verseranno 20 milioni ciascuna e la Camera di Commercio altri 10 milioni). Se ne discuterà oggi durante il consiglio di amministrazione chiamato a votare il preventivo del prossimo anno, che sarà presentato dall’ad Giuseppe Sala. Il 2012 si prospetta dunque come un anno decisivo per le garanzie che la società aspetta: in attesa che il nuovo Governo, già sollecitato dai commissari Giuliano Pisapia e Roberto Formigoni, convochi la Commissione di coordinamento per le attività Connesse (Coem). Unica voce che si è levata in questi giorni è stata quella del ministro Corrado Passera che, rispondendo ad una domanda dell’onorevole Vinicio Peluffo (Pd): «Su Expo 2015 è previsto un pacchetto di infrastrutture di cui comunque la Lombardia ha bisogno in ogni caso e che vanno spinte».
Expo 2015, gli spazi di servizio
Ieri, intanto, è stato lanciato il concorso internazionale di idee per le strutture dei servizi che saranno realizzati sul sito e nei soli due primi giorni della pubblicazione del documento sulla Gazzetta Ufficiale europea, si sono registrati già 5 mila download. Giovani architetti e ingegneri, studi associati, singoli o raggruppamenti senza limiti di età professionale e fatturato potranno disegnare la loro idea di queste strutture che dovranno essere «sostenibili, attrattive e facilmente riciclabili o rimodulabili», come ha spiegato Sala.
Su un’area di 67 mila metri quadrati circa dovranno nascere 14 stecche (gli edifici che ospiteranno tra l’altro negozi, spazi commerciali, servizi di sicurezza…); 33 edifici di medie dimensioni (12 bar e 22 servizi igienici); 16 chioschi (spazi piccoli per la ristorazione o per gli infopoint): il valore totale esecutivo del progetto è di 63 milioni di euro. Le proposte (in forma anonima e in un’unica fase) dovranno essere presentate entro febbraio e in aprile verrà comunicata la graduatoria provvisoria: in palio ci sono 90 mila euro, per il vincitore e altri 14 mila dal secondo al quinto classificato. «L’indicazione di massima – insiste Sala – è che le strutture alla fine dell’evento possano essere facilmente smontate e riutilizzate altrove, oppure che i componenti possano essere riciclati». Sala ha infine assicurato che il vincitore, scelto da una commissione interna, «avrà la supervisione della progettazione esecutiva interna, vedendone fino alla fine l’ideazione. Poi si aprirà un bando per l’esecuzione».