Peluffo (Pd): “La mia prima interrogazione parlamentare riguarderà la vicenda della Safosa di Gaggiano”.
COMUNICATO STAMPA – Milano, 8 marzo 2013
Oggi 8 marzo, lo stabilimento di Gaggiano della Safosa cessa la sua attività produttiva. Lo aveva annunciato già da tempo il liquidatore dell’azienda e a nessuna novità positiva hanno portato gli ultimi incontri sindacali, né l’apprezzabile impegno dei sindacati, né i sacrifici dei lavoratori. “In un panorama lavorativo così critico – ha commentato il deputato del Partito Democratico, Vinicio Peluffo – la chiusura dello stabilimento Safora ha connotazioni davvero drammatiche per il territorio. Se si considera, infatti, che, oltre ai 254 dipendenti dell’azienda, ci sono più di 100 lavoratori delle cooperative alle quali era affidata la produzione e altrettanti operai dell’indotto, si contano almeno 500 famiglie in difficoltà da domani, famiglie a cui va tutta la mia solidarietà. Personalmente, avevo già presentato un’interpellanza parlamentare dieci mesi fa, per far chiarezza sulla situazione. Adesso che siamo in piena crisi, davanti ad una chiusura non più minacciata, ma effettiva, intendo tornare sulla questione appena mi sarà possibile. La prima interrogazione che presenterò nella legislatura che sta per iniziare a breve, subito dopo l’insediamento delle Camere, riguarderà proprio la Safosa di Gaggiano, per far luce sulle responsabilità del declino di un’impresa d’eccellenza e per capire quali potrebbero essere gli scenari futuri dopo la cassa integrazione”.
La vicenda dello stabilimento del corsichese lascia, infatti, aperte molte domande, soprattutto se si considera che in 14 mesi di messa in liquidazione non ci sono state proposte serie per una ripresa delle attività in un mercato, com’è quello della cosmetica, che, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, non registra crisi conclamate.