Arrow Electronix Italia – l’intervento di Vinicio Peluffo (Pd)

E’ ormai iniziato il conto alla rovescia per i 158 lavoratori dello stabilimento di Cornaredo della Arrow Electronix Italia, che il 31 luglio 2013 chiuderà definitivamente i battenti per un trasferimento di produzione nella sede principale olandese.

Ho seguito da vicino la vicenda in questo periodo di trattative e credo che, nonostante il buon accordo sindacale, resti il rammarico – unito ad un forte sdegno – per quelle che sono le reali motivazioni che hanno portato alla cessazione dell’attività nella fabbrica cornaredese di via Monzoro. Se è vero, infatti, che i vertici dell’azienda si sono subito resi disponibili a trovare soluzioni interessanti per i lavoratori e se è indubbio che le trenta mensilità, oltre all’anno di cassa integrazione, in un periodo economicamente così difficile, siano da considerare favorevolmente, altrettanto vero è che la multinazionale statunitense non si trova in un momento di crisi e, in particolare, lo stabilimento cornaredese non ha subito cali di produzione, anzi: ad oggi, i dipendenti stanno accumulando ore straordinarie di lavoro. E allora perché è stato deciso questo trasferimento dell’attività all’estero? La risposta è stata chiara: “l’Italia non è un Paese logisticamente appetibile e il suo mercato non è interessante”. Da qui, il motivo di questa spinta a Nord-Est, che porterà all’abbandono anche delle altre sedi italiane dell’Arrow Electronix. Queste dichiarazioni – che suonano come “sentenze” inappellabili rivolte al mercato del nostro Paese – devono portare tutti noi a fare una seria riflessione sulla perdita di credibilità  del nostro sistema-Paese. Dopo anni di crescita economica scarsa,  quattro anni di crisi e un anno e mezzo di recessione durissima, guardiamo negli occhi una realtà che ci parla di un forte rischio di deindustrializzazione. Alla luce di questo dato di fatto, la priorità per il nostro Paese non può che essere quella di tornare a crescere economicamente, socialmente e come comunità. Il primo banco di prova del neonato Governo sarà la capacità di ripartire da politiche industriali ambiziose e concrete ed è per questo che mi impegnerò all’interno della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati: perché non ci siano più aziende che decidano di lasciare l’Italia perché pensano che il nostro Paese non ce la farà a risollevarsi.

On. Vinicio Peluffo, deputato Pd

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Il Giorno_4maggio13