Formazione, Peluffo (Pd): sottoscritta proposta di legge promossa da Cgil e Auser
COMUNICATO STAMPA – Milano, 9 novembre 2009
Il deputato del Pd Vinicio Peluffo ha firmato la proposta di iniziativa popolare per il “Diritto all’apprendimento permanente” promossa dalla Cgil, (Sindacato pensionati italiani e Federazione lavoratori della conoscenza) e da Auser, l’associazione di volontariato e promozione sociale degli anziani.
La campagna di raccolta firme, che si pone come obiettivo 100mila sottoscrizioni in tutta Italia ed è partita a settembre in concomitanza con l’apertura del nuovo anno scolastico per concludersi a dicembre, ha toccato Rho lunedì 9 novembre con l’allestimento di banchetti in piazza San Vittore.
“E’ un’iniziativa importante – spiega Peluffo – perchè affermando il diritto di ogni persona che vive e soggiorna nel nostro Paese, migranti compresi, ad apprendere e accedere alla formazione durante tutto il corso della vita si introduce un elemento vitale per la crescita del sistema Paese. Finora penalizzato da un’arretratezza cronica sul tema, che pesa ancora di più in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”.
La proposta di legge ha come obiettivo quello di attuare un piano triennale straordinario per raddoppiare il numero degli adulti che partecipano ad attività formative. Prevede l’accesso gratuito alla formazione, agevolazioni fiscali e contributive per gli investimenti in apprendimento, agevolazioni per l’accesso al credito e prestiti di onore. Stabilisce inoltre che ogni lavoratore abbia diritto ad almeno un anno di congedo formativo non retribuito e ad almeno 30 ore annue di permesso retribuito. Nel pdl sono indicate anche misure a sostegno dell’apprendimento dei pensionati per l’aggiornamento delle loro competenze. Per sostenere l’offerta di apprendimento permanente la proposta indica la necessità di una serie di interventi pubblici (dall’edilizia alle infrastrutture tecnologiche, dalla formazione degli operatori alla definizione di standard di qualità per l’accreditamento delle strutture) e infine il finanziamento di un piano di azione triennale da iscrivere nella legge finanziaria.