Salute: Peluffo (Pd), quando riconoscimento giuridico per assistenti di studio odontoiatrico?
(COMUNICATO)
“Ad oggi gli assistenti di studio odontoiatrico (aso) sono figure professionali riconosciute solo di fatto. Lo scorso mese di aprile la conferenza Stato-Regioni ha approvato una bozza di accordo su un percorso di formazione omogeneo in tutta Italia per il profilo aso, che però d’allora è ferma all’esame del ministero della Salute. Affinché sia garantito uno standard qualitativo elevato nell’assistenza dei pazienti dei dentisti non crede il ministro Lorenzin che sia importante completare l’analisi della proposta per giungere al riconoscimento giuridico di questa figura professionale in tempi brevi?”. E’ quanto sollecita il deputato Pd, Vinicio Peluffo, con un’interrogazione a risposta scritta in commissione, indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, depositata oggi.
“Gli assistenti alla poltrona degli studi odontoiatrici – spiega Peluffo – sono figure professionali con competenze ormai definite con precisione nella realtà dei fatti: svolgono attività sia di carattere amministrativo, come ad esempio la gestione degli appuntamenti dei pazienti e il rapporto con i fornitori, sia di natura parasanitaria, quali l’assistenza del dentista durante l’esecuzione delle prestazioni, la preparazione e la manutenzione dei materiali dentali, la sterilizzazione degli strumenti e dell’ambiente di lavoro. Il loro rapporto di lavoro è addirittura regolato da un contratto collettivo nazionale dal 2009. Eppure gli aso non hanno ancora nessun riconoscimento formale. Senza contare – continua Peluffo – che la mancanza di un quadro normativo unitario che definisca un percorso formativo certificato lascia spazio a una giungla di titoli improvvisati nel settore privato, caratterizzati da percorsi formativi estremamente eterogenei o non sufficienti a fornire garanzie a tutela sia del paziente sia dell’operatore stesso. Pertanto – conclude Peluffo – sarebbe giusto definire in tempi brevi per gli aso un profilo professionale che sia riconosciuto a livello nazionale all’interno del comparto del personale parasanitario”.