L. #Stabilità: più #crescita e #welfare, meno #tasse

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La legge di Stabilità – finita di votare da noi deputati con un tour de force sabato notte – è appena stata licenziata senza modifiche dalla commissione Lavori pubblici dell’altro ramo del Parlamento.  La ritengo una buona legge perchè guarda alla ‪#‎crescita‬, investe nel ‪#‎welfare‬ e riduce le ‪#‎tasse‬ (spariscono imu e tasi sulla prima casa, sono azzerati gli aumenti di iva e accise e aumenta la no tax area cioè la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’irpef).

Buoni provvedimenti sul fronte lavoro sono la proroga dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato, il rifinanziamento dei 250 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro, la riduzione dell’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi, la conferma della settima salvaguardia a favore degli esodati che allarga la platea ad altri 26.300 contribuenti e il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive.

Per quanto riguarda il welfare ricordo lo stanziamento di 90 milioni di euro a sostegno delle persone con disabilità grave prive di assistenza familiare, l’incremento di 150 milioni per il Fondo per le non autosufficienze, i 5 milioni per rendere più indipendente la vita delle persone disabili e soprattutto i 600 milioni per il 2016, che nel 2017 arriveranno a un miliardo, per la povertà e l’esclusione sociale.