Combattere gli #sprechi #alimentari semplificando la donazione

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In Italia ogni anno produciamo 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari. 500 di queste vengono recuperate grazie all’impegno di volontari e associazioni. Ancora troppo poco. Per questo abbiamo approvato in prima lettura alla Camera la legge contro gli sprechi alimentari e di medicinali. Il provvedimento, che ora passa al Senato, mira a ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, distribuzione e somministrazione.

Innanzitutto vengono semplificate le misure per la cessione gratuita degli alimenti ai fini di solidarietà sociale e destinata a favore di persone indigenti.
Le cessioni di eccedenze alimentari devono prioritariamente essere destinate al consumo umano, mentre le eccedenze alimentari non idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. È inoltre consentita la cessione a titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di allevamento idonei al consumo umano ed animale.

Sono previste specifiche disposizioni per i prodotti finiti della panificazione e per i derivati dagli impasti di farina prodotti negli impianti di panificazione che non necessitano di condizionamento termico: se invenduti o non somministrati entro le 24 ore successive alla loro produzione, sono da considerarsi eccedenti presso le rivendite di negozi, anche della grande distribuzione, presso i produttori artigianali o industriali, la ristorazione organizzata, inclusi gli agriturismi e la ristorazione collettiva, e pertanto possono essere donati ai soggetti cessionari.

Gli alimenti dovranno essere selezionati in base ai requisiti di qualità e di igiene. Inoltre è prevista l’adozione di misure necessarie ad evitare rischi di commistione o di scambio tra i prodotti destinati a diversi impieghi.

La Rai dovrà assicurare un numero adeguato di  ore di trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione riguardanti i comportamenti e le misure idonei a ridurre sprechi alimentari, energetici o di altro genere.

Viene ampliata la  platea dei  soggetti autorizzati a effettuare le  distribuzioni gratuite e le categorie dei prodotti che possono essere cedute gratuitamente alle persone indigenti. Oltre alle onlus,  divengono soggetti autorizzati alla distribuzione gratuita il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza fini di lucro, di finalità civiche e solidaristiche, che promuovono e realizzano attività di interesse generale.

Il provvedimento detta inoltre disposizioni dirette ad incentivare la  donazione alle  onlus di medicinali non utilizzati, correttamente conservati e non scaduti, escludendo espressamente quelli da conservare in frigorifero a temperature controllate, o contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope, o dispensabili solo in strutture ospedaliere. Alle onlus è consentita la distribuzione dei medicinali direttamente ai soggetti indigenti a condizione che dispongano di personale sanitario.