Via i profughi da Expo. È scontro su Alfano
(dal CORRIERE DELLA SERA)
Neanche il tempo di svuotare i sacchetti con le loro quattro cose e di firmare i contratti già preparati dalla Croce Rossa per ospitarli fino a giugno. I cento profughi appena sistemati al campo base di Expo entro oggi verranno trasferiti e sull’accoglienza dei migranti s’innesca una polemica dal sapore elettorale. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dopo aver ascoltato le ragioni di Maurizio Lupi di Ncd ha valutato che la permanenza a Rho degli immigrati non era opportuna e, sconfessando l’operato del prefetto, Alessandro Marangoni, ha disposto il contrordine e lo sgombero dell’area e delle ex case degli operai. Spiazzata la Croce Rossa, mentre la Prefettura — che si era mossa in accordo con il governo per sistemarli lì provvisoriamente — non esprime alcuna posizione. Il centrodestra invece si felicita per la soluzione di «buonsenso» e il centrosinistra attacca: «Il ministro Alfano è in stato confusionale».
La partenza dei cento migranti è cosa stabilita e nessuno di loro, a quanto risulta, troverà accoglienza nella provincia di Milano. Solo in parte, una ventina, rimarranno in Lombardia, gli altri saranno ospitati in altre regioni secondo gli accordi interministeriali per la distribuzione per quote. «Abbiamo lavorato per risolvere il problema raccogliendo le istanze del territorio — spiega l’onorevole Maurizio Lupi —. La scelta di sistemare i profughi nelle case degli operai di Expo, che possono contenere fino a 500 persone, portava con sé due elementi di negatività. In primo luogo il modello di un grande centro per 500 persone è sbagliato: la strada da perseguire è quella dell’accoglienza e dell’integrazione, ma in maniera parcellizzata. In secondo luogo, sia per il governo nazionale sia per gli enti territoriali l’area di Expo è il simbolo del futuro: non si può farla diventare un centro di accoglienza. Portare gli immigrati lì può andare bene se si tratta di fronteggiare un’emergenza e se la soluzione è temporanea, ma è un errore farla diventare definitiva». Per Lupi, «è importante che il ministro dell’Interno abbia compreso le ragioni espresse da territorio». È stato il prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento dell’Immigrazione, a gestire con il prefetto di Milano i passaggi del trasloco. Con grandi applausi dal centrodestra. «Trasferimento profughi da Rho scelta doverosa», scrive su Twitter Mariastella Gelmini, di Forza Italia. «Un’ottima notizia» per il candidato sindaco del centrodestra, Stefano Parisi. «Giusta ma tardiva decisione», plaude Marco Osnato di Fratelli d’Italia. Nel centrosinistra è tutt’altra musica. «Non mi piace una gara ad appuntarsi medaglie al merito su situazioni come queste — dice il candidato sindaco, Giuseppe Sala —. Il prefetto aveva detto che si trattava di una sistemazione temporanea, così è stato. La buona notizia è quella che a queste persone pare sia stata trovata una soluzione più stabile». È d’accordo il deputato del Pd, Vinicio Peluffo. «La destra non menta per attribuirsi meriti — scandisce —. La decisione del prefetto era quella di un’ospitalità temporanea». «La destra è incapace di tenere una linea unitaria — attacca il segretario del Pd metropolitano, Pietro Bussolati —. Salvini contro Alfano, Gelmini contro Alfano. Lupi invece con Alfano. E vorrebbero governare Milano? No, grazie».L’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, è preoccupato: «Temo per i prossimi mesi — ammette —. Non vedo nessun piano per gestire l’impatto nazionale di nuove presenze. La scelta del ministero di spostare i profughi dal campo base di Rho indica il pericoloso stato confusionale del ministro Alfano. È evidente che d’ora in poi, essendoci una struttura tanto capiente nell’area metropolitana, la città di Milano non sarà più disponibile a sovraccaricare le proprie strutture». Per don Virginio Colmegna, il trasferimento dei profughi è «una decisione incomprensibile», pura «demagogia».
di Rossella Verga
Rassegna stampa (per leggere l’articolo cliccaci sopra):
“Migranti, Peluffo: ‘La destra non menta per attribuirsi meriti'” – Omnimilano – 25 marzo 2016