(corriere della sera) Expo, la Regione prende tutto
MILANO – Finora è solo «una delle ipotesi» sul tavolo, ma è chiaro che l’eventuale acquisto del terreno che ospiterà l’area espositiva di Expo 2015 da parte di una società pubblica sembra avere sciolto il nodo delle aree e ha già reso ancora più centrale il ruolo della Regione Lombardia. Il Pirellone infatti, che già controlla l’intera partita delle infrastrutture collegate alla manifestazione, ha ricevuto dagli altri soci il mandato di «regista» dell’operazione e si prepara a fare la parte del leone diventando così «padrone di casa» dell’Expo. Comune e Provincia di Milano hanno infatti garantito di voler sottoscrivere la propria quota della nuova società, ma visti i vincoli di bilancio con i quali lottano da tempo, difficilmente reciteranno la parte di protagonisti a tutto vantaggio del presidente lombardo Roberto Formigoni. Si tratta, ha detto al termine dell’incontro di martedì a Palazzo Reale, di un progetto «semplice, trasparente e chiaro: la costituzione di una società-veicolo o l’uso di un veicolo già esistente, come Finlombarda, con Regione Lombardia nel compito di regia».
L’INVESTIMENTO – Lo scopo è uno solo: l’acquisto dalla Fondazione Fiera Milano e dal Gruppo Cabassi di 1,1 milioni di metri quadrati per una cifra non lontana da 200 milioni di euro. Finora ci aveva provato la stessa Expo 2015 Spa, ma era stata bloccata dal ministero del Tesoro che pretende rimanga una società «snella». La nuova ipotesi di acquisto, ha invece garantito Formigoni, «pare convincente anche al rappresentante del Tesoro, poi sentiremo anche il ministro, ma è stata accolta molto positivamente anche dal Tesoro». Ostenta soddisfazione anche Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 Spa. Da una parte la società evita di indebitarsi, dall’altro perde le plusvalenze derivanti dalla valorizzazione dell’area a fine manifestazione: «Il nostro compito – ha detto l’ad commentando l’ipotesi newco – è quello di progettare e gestire Expo, non quello di fare gli sviluppatori immobiliare». Entro il 30 aprile, termine per depositare al Bie di Parigi il dossier di registrazione, verrà definita almeno la fase preliminare dell’acquisto.
«MORATTI ESTROMESSA» – Per il Pd di Milano l’annuncio del presidente lombardo Roberto Formigoni di costituire una newco per l’acquisto dei terreni dell’Expo 2015 rappresenta «il capitolo finale dell’estromissione della Moratti da Expo». «Questa è la dimostrazione definitiva – ha attaccato il consigliere provinciale del Pd Matteo Mauri – che Formigoni si è preso in mano Expo e la Moratti non toccherà più palla. E a Stanca non resta che fare buon viso a cattivo gioco, visto che non sarà più a lui gestire l’importante partita dell’acquisto delle aree». Per il Pd la mossa dell’acquisto dei terreni consentirà sì a Formigoni di diventare l’incontrastato regista della nuova fase dell’esposizione universale ma contemporaneamente rappresenta «la riproposizione degli scontri di potere che hanno finora paralizzato la vicenda di Expo». Il deputato del Pd Vinicio Peluffo ha invece contestato la scelta della newco per una ragione più squisitamente economica. «Per un problema politico su Expo tutto interno al centrodestra – ha osservato – vale a dire il disinteresse del governo a investire sulla società di gestione, siamo di fronte all’ennesima scelta che moltiplica le spese e fa perdere tempo nel decidere chi fa cosa».