Peluffo: “La legge di bilancio unisce bisogno e merito”
(da RHO NEWS)
L’onorevole Vinicio Peluffo torna nella sua città, Rho. Il deputato del Partito Democratico è stato il protagonista di un incontro, organizzato dal circolo rhodense del Pd, che si è svolto nella serata di lunedì 16 gennaio nella sede di via Buon Gesù. L’appuntamento, al quale hanno partecipato gli attivisti e i simpatizzanti del Pd e anche alcuni cittadini, è stato dedicato alla legge finanziaria 2017 e ai suoi risvolti sul mondo del lavoro e sulla vita di ogni giorno degli italiani.
Peluffo ha iniziato la sua esposizione con un focus sulla legge di bilancio. “Il provvedimento ha lo scopo di unire bisogno e merito con l’obiettivo di far ripartire il nostro paese dopo diversi anni di crisi. Vogliamo rispondere al bisogno della popolazione contrastando la povertà, sostenendo le fragilità e chi ha avuto il merito di provarci, investendo. Il Pil è aumentato dello 0,9%. La legge di bilancio, approvata dalla Camera dei deputati dopo aver ricevuto diverse proposte, è stata approvata dal Senato subito dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Il testo, quindi, non ha potuto subire modifiche. La sua costruzione, inoltre, ha impedito anche di modificarla con dei micro emendamenti”. Peluffo ha poi parlato dello scontro maturato con l’Unione Europea: “L’Europa ci aveva dato degli obiettivi contenuti nella presentazione del Documento di economia e finanza. A metà ottobre, poi, la legge è stata presentata in Europa, prima della valutazione conclusiva del Parlamento. Avevamo chiesto più flessibilità su alcune emergenze come quelle riguardanti l’accoglienza dei migranti o l’aiuto alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto e la fase di negoziazione non si è ancora conclusa. Faremo comunque valere il punto di vista italiano e ci auguriamo che l’Europa valorizzi le scelte di merito e bisogno”. Il deputato rhodense del Pd ha poi confermato l’affiancamento di alcuni investimenti pubblici a quelli privati, la riduzione dell’Imposta sul reddito delle società dal 27,5 al 24% e gli investimenti decisi dal Governo sulla cultura, sulla scuola e l’università. Diversi i punti ai quali è stata dedicata una particolare attenzione.
PACCHETTO PENSIONI Peluffo ha spiegato che la proposta è nata dal confronto tra il ministro Giuliano Poletti e i sindacati. Tre i principi: flessibilità in uscita, equità attuariale ed equità sociale. “Abbiamo realizzato diversi interventi grazie all’anticipo pensionistico, al cumulo dei contributi in casse diverse e sui lavoratori precoci o impegnati in professioni usuranti. Per sostenere il reddito, invece, abbiamo esteso la no tax area e la 14esima ai pensionati. Il Governo, comunque, è intenzionato a ridurre il cuneo contributivo del costo del lavoro e lavorare sulla pensione contributiva di garanzia, sulla previdenza complementare e adeguare la tipologia di lavoro all’aspettativa di vita” ha sottolineato il deputato.
PACCHETTO COMPETITIVITA’ Oltre alla riduzione dell’Ires, come spiegato da Peluffo, è stato deciso la riduzione del prelievo fiscale sulle piccole e medie imprese dal 27 al 24%. Il deputato si è poi soffermato sulla così detta “industria 4.0”: “Abbiamo effettuato un’indagine conoscitiva per scattare una fotografia del nostro paese e sull’impatto delle nuove tecnologie sull’industria e sulla manifattura. Siamo di fronte a una nuova rivoluzione industriale e abbiamo deciso di investire su queste trasformazioni. Fino al 30 giugno 2018, infatti, è prevista un’agevolazione del super ammortamento al 140% sui nuovi beni strumentali. A ciò si affianca l’introduzione dell’iper ammortamento al 250% sui nuovi beni materiali e immateriali”. Peluffo ha poi confermato l’esistenza di sgravi contributivi per chi assume dei giovani e la decontribuzione per chi assume dei ragazzi al termine degli stage. L’obiettivo del Governo, comunque, è quello di puntare sull’alternanza tra scuola e lavoro.
Peluffo, grazie alle domande del pubblico, ha poi toccato tanti altri diversi temi come il post Expo, il ruolo della minoranza del Pd all’interno del partito, il reddito di inclusione, la riduzione delle spese e la nascita del governo Gentiloni.
POST EXPO Il parlamentare ha confermato che i fondi destinati al futuro dell’ex sito di Expo sono già stati previsti e che una parte di essi è stata inserita nel Patto per la Lombardia firmato da Renzi e dal governatore Roberto Maroni. “Il progetto che riguarda lo Human Technopole ha avuto una forte trazione grazie all’ex presidente Renzi che ha voluto un progetto più forte. Molte aziende sono interessate a quest’area e credo che anche il Pd di Rho e quello dell’area metropolitana dovranno lavorare su questo tema, magari coinvolgendo anche i cittadini e l’opinione pubblica”.
MINORANZA Piccolo attacco di Peluffo ai colleghi del Pd. “Se le loro proposte riguardano l’aspetto di un provvedimento sono pronto a discutere e anche a cambiare idea. Nella discussione però, su ogni tema, viene sempre messa in dubbio la legittimità del segretario che, invece, dovrebbe essere discussa dal congresso che si terrà a ottobre. È una situazione complicata per tutti e il Pd rischia di apparire ai cittadini come un partito in stato confusionale” ha affermato Peluffo.
REDDITO DI INCLUSIONE Non avrà nulla a che vedere col reddito di cittadinanza promosso dal MoVimento 5 Stelle: “La loro proposta comporterebbe una spesa significativa e non è legata a un percorso di inclusione o di autonomia. C’è anche il rischio che un cittadino, certo di un’entrata, smetta di studiare o di cercare lavoro. Ritengo sia più utile concedere degli strumenti di sostegno a chi ha perso il lavoro. In Italia manca, per esempio, il sussidio di disoccupazione. Il vero problema, però riguarda l’esclusione di alcune famiglie con bambini considerate povere. 600mila di esse, che si trovano in una condizione di povertà assoluta, riceveranno un contributo massimo di 400 euro al mese” ha commentato il deputato del Pd.
RIDUZIONE DELLE SPESE Peluffo ha sottolineato che il taglio lineare deciso dal Governo ha avuto un effetto immediato e che la revisione della spesa sta portando ad aspetti interessanti. “Abbiamo stabilito in 240mila euro il tetto massimo degli stipendi della pubblica amministrazione e la misura è stata estesa anche alla Rai. Alla Camera, inoltre, sono stati effettuati dei tagli per 25 milioni di euro, che si accompagnano all’abolizione dei vitalizi decisa già nel 2011”.
GOVERNO GENTILONI Il deputato ha poi affrontato il futuro dell’Esecutivo: “Il partito ha già iniziato un percorso di coinvolgimento e vuole una discussione politica che coinvolgerà anche i circoli sparsi nel territorio. Abbiamo scelto di dare continuità al Governo, viste le emergenze che hanno interessato il nostro paese come i terremoti del centro Italia o le banche esposte. Questo Governo, comunque, ha già approvato i decreti attuativi sulle unioni civili e sui livelli essenziali di assistenza. Siamo però convinti che si debba andare a votare, in tempi rapidi, con una nuova legge elettorale per la quale abbiamo già avviato un confronto con altre forze politiche”.
di Stefano Dattesi