Polemica Pezzano, chiesta la revoca della nomina a direttore della Asl 1

Comitati ed associazioni, come Sos Racket e Usura e la politica d’opposizione, chiedono l’immediata revoca della nomina a dirigente della Asl1 di Pietrogino Pezzano voluta dalla Lega Nord, con tanto di interrogazione in Parlamento.

Pezzano, ex direttore della Asl 3 Monza, e presumibilmente vicino ad ambienti poco raccomandabili, come attestato da alcune fotografie che lo ritraggono a braccetto con boss calabresi pluri indagati con i quali avrebbe veri e propri rapporti di amicizia, testimoniati anche da intercettazioni telefoniche, emerse durante l’indagine Infinito della scorsa estate.
«La nomina di Pietrogino Pezzano è uno schiaffo – dichiara Giulio Cavalli, consigliere comunale dell’Italia dei Valori -. Uno schiaffo dato a mano aperta sulla faccia della Lombardia: questa Lombardia che quando si parla di ‘ndrangheta, di sanità e di ruoli perde il valore del buon senso e dell’opportunità».

Il nome di Pezzano, comparso proprio nelle carte della maxi inchiesta Infinito nata a Desio e poi passata per competenza alla Dda di Milano, era venuto fuori anche in una vecchia indagine in Calabria, su fondi appartenuti all’ndrangheta. «Il boss della ‘ndrangheta pavese Pino Neri lo definisce: ‘uno che fa favori a tutti’ – prosegue Cavalli – E poi ci sono le intercettazioni che confermano i contatti dell’allora Direttore generale della Asl di Monza con i malavitosi. Questa nomina è un’enorme occasione persa per lanciare un segnale che nei fatti racconti di una voglia terribile (e bella) di non creare occasioni d’ombra, di pretendere un clima respirabile e cristallino. Per questi motivi, noi del Gruppo Italia dei Valori abbiamo presentato una mozione chiedendo a Formigoni e la sua Giunta di revocare il provvedimento di nomina di Pezzano come Direttore generale della Asl Milano1 e al Consiglio regionale di dissociarsi nettamente dal provvedimento».

Ieri, l’onorevole del Pd Vinicio Peluffo ha presentato un’interrogazione orale alla Camera dei Deputati, chiedendo al Ministro dell’Interno Maroni e a quello della Salute Ferrucio Fabio, un’immediata azione nei confronti di Pezzano. «Nella maxi-inchiesta ‘Infinito’ che nel luglio scorso ha portato a 300 arresti in tutta Italia – afferma Peluffo – è emersa chiaramente l’amicizia di Pezzano con gli uomini della ‘ndrangheta lombarda corredata da fotografie che lo ritraggono assieme ai boss Saverio Moscato e Candeloro Polimeno. Francamente la sua recente promozione alla stanza dei bottoni della sanità pubblica milanese è inconcepibile»

Scritto da Valentina Rigano

(MBNews)

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