Interrogazionea risposta scritta in Commissione: nuova sede Rai all’interno delle aree Expo 2015.
Al Presidente della Rai
Premesso che:
in data 26 Aprile 2009, durante la conferenza di presentazione del master plan Expo 2015 di Milano, il viceministro alle comunicazioni, Paolo Romani, ha annunciato ufficialmente la realizzazione di un nuovo centro di produzione che la Rai intende costruire a Milano sulle aree dell’Expo.
Lo stesso viceministro Romani ha parlato di un “investimento di 250 milioni” e di una struttura di 60 mila mq, che consentirà di dare occupazione a 1200 professionisti rispetto agli 800 attuali.
Lo scorso 25 Novembre 2009, in seguito alla pubblicazione di alcune agenzie di stampa relative alla possibilità di realizzare un nuovo centro di produzione Rai in zona Expo, gli scrivetni hanno presentato un interrogazione con risposta scritta in VIII Commissione, chiedendo se la Rai avesse già deliberato in merito e quali fossero le aree in cui si pensava di sviluppare il progetto e se fosse vera l’intenzione di vendere o permutare il palazzo Rai di corso Sempione Milano.
A tale interrogazione, è stato risposto (protocollo n.663) che l’attuale Consiglio di Amministrazione non ha mai preso in esame ipotesi per la realizzazione di un nuovo Centro di Produzione Tv nell’area milanese. Se del caso, la procedura da adottare verrà definita in coerenza con gli indirizzi individuali in sede consiliare così anche per quanto riguarda gli aspetti realizzativi ed il finanziamento dell’opera stessa”;
si chiede di sapere
se e quando il Consiglio di Amministrazione Rai abbia deliberato in merito alla realizzazione del Centro di Produzione
quale sia la procedura adottata, definita in coerenza con gli indirizzi individuali in sede consiliare, relativamente agli aspetti realizzativi e al finanziamento dell’opera stessa;
se risponde a vero che si intende vendere o permutare il palazzo Rai di corso Sempione a Milano;
se si tratta di centro di produzione da realizzare anche con altri soggetti e, in tal caso, con quali;
se il finanziamento dell’operazione graverà sulle risorse di Expo 2015 o se si tratta di un progetto edilizio compiuto da privati.