Ipotesi infiltrazioni mafiosa nel comune di Bollate, question time di Peluffo (leggi testo)

Al Ministro dell’interno. – Per sapere – premesso che:

nel settembre 2010 apparsero sulla stampa locale notizie che era abbastanza evidente che le intercettazioni e le indagini svolte nel territorio Bollatese portano alla realistica ipotesi che nelle scorse elezioni amministrative del comune di Bollate vi sia stato un tentativo di infiltrazione della ‘ndrangheta, negli organi amministrativi del comune;

tale notizia risulta confermata dagli atti dell’ordinanza del tribunale ordinario di Milano n. 43733/06 R.G.N.R e n. 8265/06 R.G.G.I.P relativa all’indagine definita «infinito», condotta dall’Arma dei carabinieri e in particolare dal nucleo investigativo del gruppo carabinieri di Monza;

dall’ordinanza si evidenzia una fitta rete di interessi dei clan calabresi nel territorio della Lombardia, ed in particolare nei territori di: Milano, Cormano, Bollate, Bresso, Corsico, Legnano, Limbiate, Solaro, Piotello, Rho, Pavia, Ganzo, Mariano Comense, Erba, Desio e Seregno;

dalle intercettazioni telefoniche riportare nell’ordinanza, sopraccitata, si evidenza il chiaro sodalizio tra gli esponenti della ‘ndrangheta ed esponenti del mondo istituzionale, tra cui componenti delle forze dell’ordine, candidati alle elezioni e dipendenti della pubblica amministrazione;

nella stessa ordinanza emerge chiaramente il tentativo di infiltrazione della ‘ndrangheta in occasione delle competizioni elettorali a Bollate dell’aprile 2010, attraverso la presentazione di una lista civica composta da esponenti legati al mondo malavitoso -:

se corrispondano al vero le notizie di cui in premessa, quali iniziative intenda intraprendere affinché sia fatta luce sui tentativi d’infiltrazioni da parte della ‘ndrangheta nel comune di Bollate, verificando che questi non abbiano condizionato il voto defila scorsa primavera, alterando la volontà dei cittadini di Bollate, e se non ritenga utile avviare la procedura per la verifica delle condizioni per lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa in base all’articolo 143 «Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso» del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali».
(5-03481)