I quattro «big» sostengono i «nuovi» PARTITODEMOCRATICO Peluffo, Cavicchioli, Borghetti e Pessina non entrano in lista, scelgono i candidati. (Settegiorni)
RHO (boa) «l clima a Rho è un po’surreale.Mancanomenodi due mesi alle elezioni, è tutto un “si dice” ma di esplicito ancora niente: altrove non si parla ancora di candidati sindaci, di alleanze, di proposte. Noi siamo pronti, abbiamo chiuso anche la lista dei nostri candidati consiglieri». In casa Partito democratico invece è cosa fatta: a dirlo sono Vinicio Peluffo, Arianna Cavicchioli, Carlo Borghetti e Paola Pessina.
A loro, ai «big» infatti, è stato affidato il compito di raccogliere le disponibilità e selezionare i 24 nomi che sosterranno la candidatura di Pietro Romano il 15 maggio.
Perché proprio loro? «La prima decisione presa a Rho è stata quella di offrire agli elettori il massimo della trasparenza e del ricambio» dicono. Perciò, coloro
che a nome del Pd hanno già avuto o tuttora gestiscono responsabilità di rilievo – in Parlamento e in Consiglio regionale – hanno scelto di continuare con il massimo impegno là dove già operano, e sostenere con
tutto il loro peso la campagna elettorale dei «nuovi». E si chiamano fuori dal gioco delle elezioni rhodensi.
Qualche attrito all’interno del Partito democratico, dunque? Dicono di no. E anticipano qualcosa sulla composizione della lista, che sarà presentata ufficialmente, con tutta probabilità, la prossima settimana.
Dei 24 candidati, molti sono totalmente nuovi all’esperienza amministrativa; gli altrimettono al servizio un’esperienza sulla città già consolidata.
Nella lista Pd prima di tutto i consiglieri uscenti: Andrea Orlandi,Giuseppe Scarfone, Stefano Tagliabue,
Luigi Addisi e con loro anche Francesco Falcone. Tutti sperano di riprendere il filo «riattivando la città», come dice lo slogan scelto da Romano.
I 19 posti restanti sono stati equamente divisi tra candidati e candidate, perciò la quota rosa è consistente e soprattutto competitiva,
ricca di presenze significative, tra cui due ex-consigliere di circoscrizione: visto che questa volta non
si eleggeranno più questi organismidi partecipazione, diventa fondamentale
ricuperare la loro conoscenza delle aree decentrate, in una competizione che sulle frazioni giocherà molto.
Lo stesso vale per gli uomini, e perciò si sono individuate con cura persone riconoscibili sul territorio,
che già raccolgono consenso o possono costituire un sicuro punto di riferimento. Il candidato più giovane ha 19 anni, ma sono in 5 quelli della pattuglia under 30, e hanno tutta
l’intenzione di riservare sorprese ai più navigati: già si preparano a una campagna via web, parallela al più
tradizionale tacco-e-suola che partirà già la prossima settimana, con la foto di gruppo e la consegna dei 24
nomi al confronto con i cittadini.
(Settegiorni)