Peluffo (Pd): Chiarezza su 178 assunzioni Protezione civile

 

Chiarezza sulle nuove 178 assunzioni in Protezione civile, “in parte a spese dei fondi dei terremotati dell’Abruzzo, per sapere se sono davvero necessarie e meritorie e non in virtu’ di rapporti non troppo trasparenti”. La chiede il Partito democratico con un’interrogazione al presidente del Consiglio depositata in commissione Affari costituzionali della Camera dal deputato Vinicio Peluffo, insieme ai colleghi Giovanni Lolli, Gianclaudio Bressa e Roberto Zaccaria. “Non c’e’ limite ai pasticci del centrodestra in tema di Protezione civile – afferma Peluffo -. Solo pochi giorni fa abbiamo appreso che mentre il governo si accinge a varare una manovra finanziaria lacrime e sangue per la pubblica amministrazione, il dipartimento della Protezione civile e’ un’isola felice che stabilizza a tempo di record 178 tra impiegati, tecnici e dirigenti, usando tra l’altro quattro milioni e 800mila euro dei fondi per i terremotati dell’Abruzzo. Oggi – continua – tra le pieghe del decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 13 maggio 2010 che contiene le linee guida per questa infornata, scopriamo che si assumono tecnici per emergenze dichiarate gia’ chiuse e si stabilizzano dirigenti in barba alla legge che disciplina l’accesso alla qualifica nella pubblica amministrazione, senza pero’ averla derogata, con il rischio cosi’ di scatenare una miriade di ricorsi da parte di funzionari rimasti esclusi”. Peluffo entra nel dettaglio affermando: “Nel decreto del 13 maggio scorso il passaggio di undici tecnici dalla Forestale alla Protezione civile, che cosi’ andranno a percepire un’indennita’ accessoria, e’ giustificato in quanto previsto dall’ordinanza 3508 del 2006 ‘al fine di fronteggiare gli stati di emergenza’ citati nell’ordinanza stessa, come ‘l’emergenza per i fenomeni vulcanici di Stromboli del 2002, l’emergenza traffico di Mestre del 2003, l’emergenza terremoto di Marche e Umbria del 1997, l’emergenza frana di Spriana del 2005, l’emergenza per l’approvvigionamento idrico di Reggio Calabria del 2003 e 2005 o i mondiali di nuoto a Roma del 2009. Peccato pero’ siano emergenze tutte dichiarate chiuse.
Inoltre – continua il deputato Pd – l’articolo 3 del dpcm prevede l’assunzione di 13 dirigenti mediante selezione per titoli e colloquio d’esame, per accedere alla quale i candidati devono essere laureati, funzionari dello Stato da almeno cinque anni e avere un contratto d’incarico dirigenziale in Protezione civile: cioe’ un abito su misura per i dirigenti entrati in Protezione civile con le famigerate ordinanze. Peccato – conclude – pero’ che nel dare le disposizioni si siano dimenticati di derogare la norma che disciplina l’accesso alla qualifica di dirigente nella pubblica amministrazione, l’articolo 28 della legge 165 del 30 marzo 2001 che, oltre a disporre che l’assunzione avvenga per concorso e non tramite selezione per titoli, impone solo i primi due requisiti, cioe’ il diploma di laurea e 5 anni di posizioni funzionali. Che pasticcio”.

(Il Velino)