Testo Interrogazione a risposta in Commissione: Sulle procedure di assunzione di personale dirigenziale per fronteggiare stati di emergenza.
Al Presidente del Consiglio dei ministri.- Per sapere – premesso che:
l’articolo 14 del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195 «Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l’avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed alla protezione civile», convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 26, prevede la possibilità di avviare procedure straordinarie di reclutamento finalizzate all’assunzione di personale a tempo indeterminato già con contratto nella Protezione civile; il reclutamento avviene attraverso le linee guida previste dal decreto 13 maggio 2010, in applicazione del comma 2 dell’articolo 14 del decreto-legge n. 195 del 2009; il 27 marzo 2010 il quotidiano la Repubblica pubblicava un articolo dal titolo «La Parentopoli di Bertolaso quei figli dei potenti assunti senza concorso» nel quale si fa riferimento ad assunzioni mediante ordinanze di emergenza di collaboratori che sono diventati dirigenti generali e, tra i nuovi assunti, ci sarebbero figli di generali, di colonnelli, di magistrati della Corte dei conti e della Corte costituzionale, parenti di cardinali, di personale dei servizi segreti, di dirigenti e segretari generali della Presidenza del Consiglio dei ministri, capi dei vigili del fuoco, direttori generali del tesoro; la manovra approvata dal Consiglio dei ministri decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale serie generale n. 125 del 31 maggio 2010 – S.O. n. 114 al Capo II, prevede la «riduzione del costo degli apparati politici ed amministrativi» e, al Capo III, il «contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, invalidità e previdenza»; con una circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per le politiche di gestione e di sviluppo delle risorse umane, si è avviata la procedura per la stabilizzazione di 147 persone nel ruolo tecnico amministrativo, 18 persone di ruolo tecnico amministrativo, di cui 11 appartenenti al Corpo forestale dello stato, e di 13 unità di personale dirigenziale; il comma 4 dell’articolo 14 del decreto-legge n. 195 del 2009 prevede la copertura per le nuove assunzioni a tempo indeterminato il cui onere viene valutato in 8 milioni di euro, di cui 4 milioni e 800 mila provengono dal decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile»;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 maggio 2010, in premessa, cita l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3508 del 2006 che, all’articolo 15, prevede «Al fine di fronteggiare gli stati di emergenza in premessa citati il Dipartimento della protezione civile è autorizzato ad avvalersi di undici unità di personale appartenente al Corpo forestale dello Stato a cui può essere corrisposto il trattamento economico accessorio previsto per il restante personale appartenente al predetto Corpo che presta servizio in posizione di comando presso il medesimo Dipartimento della protezione civile. 2. Agli oneri derivanti dall’attuazione del comma 2 del presente articolo si provvede a carico del Fondo di protezione civile.»; l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3508, in premessa, cita diverse emergenze tra cui l’emergenza relativa al comune di Lipari e alle Eolie derivante dagli effetti indotti dai fenomeni vulcanici nell’isola di Stromboli del 2002, l’emergenza traffico della città di Mestre del 2003, l’emergenza terremoto nelle Marche e in Umbria 1997, l’emergenza nella provincia di Rieti a seguito del terremoto del 1997, l’emergenza frana di Spriana del 2005, l’emergenza in ordine alla situazione socio-economico-ambientale determinatasi nel bacino idrografico del fiume Sarno ulteriormente prorogata fino al 31 dicembre 2006, l’emergenza in materia di bonifica e di risanamento ambientale dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, nonché in materia di tutela delle acque superficiali e sotterranee e dei cicli di depurazione nella regione siciliana del 2006, il «grande evento» per lo svolgimento dei mondiali di nuoto «Roma 2009» nel territorio della provincia di Roma, l’emergenza nel settore dell’approvvigionamento idrico nel territorio del comune di Reggio Calabria del 2003 e del 2005, l’emergenza connessa alla grave situazione in cui versa la popolazione del sud del Sudan, l’emergenza rifiuti nella regione Campania (emergenza chiusa dal decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195); le emergenze previste dall’ordinanza n. 3508 sono concluse, è chiaro che anche le esigenze di personale decadono; l’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri prevede l’assunzione mediante selezione per titoli ed esame colloquio di 13 unità di personale dirigenziale; all’esame/colloquio sono ammessi coloro che hanno 5 anni di posizioni funzionali, diploma di laurea e un contratto d’incarico dirigenziale di seconda fascia; gli incarichi di seconda fascia sono stati attivati grazie alle varie ordinanze di protezione civile relative ai grandi eventi ed emergenze; l’accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia è regolamentato dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 «Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2001, n. 106, S.O., sezione II – Accesso alla dirigenza e riordino della Scuola superiore della pubblica amministrazione, articolo 28 «Accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia» (Articolo 28 del decreto legislativo n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’articolo 8 del decreto legislativo n. 470 del 1993, poi dall’articolo 15 del decreto legislativo n. 546 del 1993, successivamente modificato dall’articolo 5-bis del decreto legge n. 163 del 1995, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 273 del 1995, e poi nuovamente sostituito dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 387 del 1998), che stabilisce: «1. L’accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici avviene per concorso per esami indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
2. Al concorso per esami possono essere ammessi i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, almeno tre anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del dottorato di ricerca o del diploma di laurea.»; al concorso per i 13 posti di dirigente previsti dall’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 maggio 2010 sono esclusi tutti i funzionari che ne avrebbero le caratteristiche in base all’articolo 28 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, norma a cui l’articolo 14 del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195, non ha derogato; l’articolo 97 della costituzione dice: «Agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede mediante concorso»; agli interroganti appare ingiusta la copertura finanziaria che toglie soldi all’Abruzzo, anche se sotto una norma generalista, oltre che sottodimensionata rispetto alle nuove assunzioni – quali iniziative intenda intraprendere affinché vengano ristabilite le condizioni minime per l’accesso ai ruoli dirigenziali previste dall’articolo 28 del decreto legislativo n. 165 del 2001 attraverso un concorso che non escluda nessuno, e affinché le nuove assunzioni siano realmente necessarie e realmente meritorie e fondate sul principio di trasparenza.
PELUFFO, LOLLI, CALVISI, BRESSA, ZACCARIA e SIRAGUSA.