Il grande caos Expo, Offerta al ribasso per i terreni via libera a Giuseppe Sala.
Milano, 29 giugno 2010 – Terreni per l’Expo, avanti tutta. Oggi è in programma un doppio incontro (si parte alle 8.30 a Palazzo Marino) tra il sindaco Letizia Moratti, il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia Guido Podestà in cui si parlerà proprio dell’acquisto dell’area Expo, il milione di metri quadrati ai confini tra Milano e Rho-Pero, di proprietà di Fondazione Fiera e Gruppo Cabassi, destinato a ospitare l’Esposizione universale del 2015.
Formigoni si dice pronto a illustrare a Comune e Provincia l’ultima versione della società-veicolo con cui il Pirellone intende concludere l’operazione legata ai terreni Expo. Scartata l’ipotesi di una società con quote paritarie (33 per cento per ognuno dei tre enti locali), si attende di capire quali saranno i nuovi equilibri tra Pirellone, Palazzo Marino e Palazzo Isimbardi. Mentre sempre più insistenti si fanno le voci che parlano di un ridimensionamento del peso della Camera di Commercio in Expo. Il governatore lombardo, intanto, spinge il piede sull’acceleratore: «Domani pomeriggio (oggi, ndr) avvierò le trattative per l’acquisto dei terreni, facendo ai proprietari delle aree una congrua offerta di prezzo, che sarà lontana dalle cifre fantasiose ed eccessive che sono state diffuse in queste settimane».
Ogni riferimento ai 200 milioni di euro di cui si è parlato nelle ultime settimane sembra puramente voluto. Insomma, in arrivo un’offerta al ribasso. L’obiettivo temporale, comunque, è sempre lo stesso: chiudere la trattativa sui terreni entro ottobre, scadenza fissata dal Bureau International des Expositions (Bie). Entro quel termine Expo 2015 Spa dovrà essere in pieno possesso dei terreni. «La scadenza è a ottobre, non c’è fretta, ma con questo non voglio dire che la trattativa sia lunga», mette le mani avanti Formigoni. Tant’è.
I nuovi vertici di Expo Spa, intanto, sembrano ormai chiari. Dopo le dimissioni di Lucio Stanca, ieri Formigoni, Moratti e Podestà hanno dichiarato il loro via libera a Giuseppe Sala, attualmente city manager del Comune, come direttore generale di Expo Spa. La nomina di Sala è attesa per domani, giorno della riunione del consiglio di amministrazione della società. «Ora per Expo si apre una fase più operativa per la quale abbiamo pensato al dottor Sala — afferma la Moratti —. Giovedì ci presenteremo alla riunione del Bie a Parigi con il nuovo direttore generale. Bie preoccupato per l’Expo milanese? Non è vero. Non ho ricevuto nessuna nota né scritta né verbale». Formigoni osserva: «Sala? Siamo d’accordo, è il nome che avevamo indicato». Mentre Podestà afferma sì che «Sala è persona di esperienza», ma subito dopo aggiunge: «Credo che al di là della persona che sarà chiamata a guidare Expo, vi sono alcune osservazioni legate al Patto di stabilità, alla forma giuridica e all’acquisto delle aree che devono essere soddisfatte».
Il centrosinistra va all’attacco. Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino utilizza una metafora calcistica: «Non basta un nuovo capitano, bisogna cambiare la squadra e creare un clima diverso intorno all’Expo». Il parlamentare del Pd Vinicio Peluffo rincara la dose: «Al di là della nomina di Sala, sono tanti ancora i nodi da sciogliere sull’Expo». Basilio Rizzo (Lista Fo), infine, non esclude ricorsi sulla nomina di Sala. Sì, perché il bando comunale per trovare il sostituto di Stanca nel cda di Expo Spa sarà pubblicato solo oggi, ma l’imminente nomina di Sala come direttore generale indica di fatto su chi cadrà la scelta di Palazzo Marino.
di Massimiliano Mingoia