Peluffo (Pd): discorso in direzione regionale sul voto in lombardia

Alcune delle cose che ho detto in direzione regionale sul voto in lombardia:”partiamo dalla realta’ di una dura sconfitta, dopo 17 anni di Formigoni e dopo che la giunta regionale e il consiglio sono stati sciolti sotto i colpi delle inchieste. Alla conclusione del ciclo formigoniano, e in un vero e proprio momento di passaggio, ci siamo candidati per guidare il cambiamento e i lombardi non si sono fidati di noi.

Niente giustificazionismi ed e’ lecita la domanda se tutto il lavoro che abbiamo fatto in campagna elettorale, in maniera generosa e appassionata, sia da buttare. Io credo di no, ne dovremo parlare in maniera approfondita ma alcuni elementi possono essere utili da subito. Innanzitutto la coalizione a sostegno di Ambrosoli ha preso circa 400.000 voti in più della coalizione Italia bene comune al parlamento; nei comuni capoluogo in tutta la lombardia ha vinto Ambrosoli, é evidente che l’election day da questo punto di vista non ha favorito il centrosinistra. Mi ripeto: niente giustificazionismi e niente sottovalutazioni di aver fallito l’appuntamento con un’occasione straordinaria per chiudere il ciclo Pdl-Lega in lombardia, ma e’ utile capire fino in fondo cosa sia accaduto.  La scelta del patto civico (al netto degli errori nella conduzione della campagna elettorale) e’ stata giusta, ha allargato (seppure un maniera non sufficiente) il campo del centrosinistra, la stessa lista civica per Ambrosoli ha raccolto voti senza vampirizzare i partiti della coalizione, a partire dal PD il candidato Ambrosoli ha raccolto 242.734 voti in più della somma dei partiti della coalizione ( il doppio di quanto abbia fatto Maroni), e’ cresciuto in campagna elettorale e si è dimostrato un profilo all’altezza della sfida. Il risultato elettorale del PD e’ importante nei comuni di grande e media dimensione, precipita nella provincia profonda, allontanandosi dai comuni capoluogo e nei comuni di piccole dimensioni,e’ una tendenza nazionale ma particolarmente accentuata in Lombardia.  Non passiamo dove il voto opinione é minore, l’elettorato meno fluido, la sedimentazione dei messaggi più lento, il radicamento territoriale non e’ sufficiente senza un profilo piu’ netto di come vieni vissuto e percepito, al di la’ della contingenza elettorale.

Ambrosoli ha scelto di rimanere  e giustamente in consiglio regionale e intorno a lui dovremo costruire la nostra opposizione, sapendo che il nostro compito andrà interpretato e calibrato, perché sono convinto che Maroni non si muovera’ in continuità con Formigoni.intorno a questo complesso di problemi dobbiamo riflettere come pd in Lombardia, abbiamo bisogno di una discussione di respiro congressuale, fissando la data del Congresso appena assume qualche certezza lo sblocco dello stallo nazionale, in qualsiasi modo ciò avvenga.”


Vinicio Peluffo