Allarme ‘ndrangheta un esercito di affiliati
Non ci sono i nomi dei politici finiti negli ultimi due anni nel calderone delle inchieste sulla mafia a Milano. Neppure quella di Antonio Olivieri, ex assessore provinciale passato dall’Udeur al Pdl che finora è l’unico per il quale la Direzione distrettuale antimafia abbia chiesto e ottenuto il processo.
Il suo sarà un rito abbreviato, inizierà l’11 maggio insieme a quello di altri 173 presunti affiliati alla ‘ndrangheta. C’è però una relazione annuale della Direzione nazionale antimafia, guidata da Piero Grasso, una fotografia molto nitida delle penetrazioni mafiose a Milano e in Lombardia. E’ un allarme in vista dell’Expo 2015.
in Lombardia, scrive la Dna nella relazione 2010, sono almeno 500 gli affiliati alla ‘ndrangheta. Ma la stima, lo hanno rilevato gli stessigli stessi inquirenti, è per difetto. A milano le cosche – così come dimostrato dalle dall’inchiesta infinito dei carabinieri di Monza e il blitz della Mobile sul clan Valle – sono organizzate nei locali(15 quelli scoperti) e riproduzono fedelmente la struttura presente in Calabria, che non ha vertice ma è strettamente collegata alla casa madre………….
Il deputato del Pd Vinicio Peluffo, in prima linea anche nella questione della nomina di Pietrogino Pezzano(fotografato con alcuni boss della n.drangheta) Asl Milano 1, ha parlato di relazione scioccante – è un insediamento mafioso stabile e pervasivo con cui dobbiamo fare i conti senza sottovalutazioni ne reazioni stizzite. Il tempo degli alibi è finito per tutti.
(CORRIERE DELLA SERA)