#bentornataUnità

(FACEBOOK)

Per tanti quella di domani è un giornata storica, torna in edicola l’#Unità: fondata nel 1924 è un monumento dell’informazione nazionale. Abbiamo mantenuto la promessa di riaprirla e ci mettiamo la faccia con un impegno societario del partito pari al 20%. Inoltre il giornale seguirà la linea già intrapresa dal #Pd di non avere finanziamenti pubblici: oggi come oggi cosa non da tutti.

Il neo direttore Erasmo D’Angelis ha detto in conferenza stampa che l’Unità, che esce in 250 mila copie in una veste grafica che privilegerà le immagini, “torna con un giornale completamente rinnovato, forse unico nel panorama italiano. Un’oasi di riflessione con grandi analisi e racconti del mondo. Un racconto in positivo che non segue l’onda degli allarmi. Tra allarmi e paura, noi scegliamo di guardare alla speranza e al futuro per raccontare come sta cambiando l’Italia. Accanto all’edizione cartacea, l’Unità riparte anche con la sua versione online. Con 29 giornalisti assunti e 4 poligrafici, il ritorno dell’Unità è una bella risposta in questo momento di difficoltà per l’editoria in Italia”. Ovviamente c’è anche la web-tv: Unità TV prende il posto di Youdem rilevandone i giornalisti.

E questa è la bella lettera che Matteo Renzi ha scritto su l’Unità agli iscritti del Pd:
“Cari compagni e amici del Pd, da domani l’Unità torna in edicola. Era un mio impegno personale, oggi è una promessa mantenuta. Ha poco senso oggi piangere sul latte versato (e sui tanti denari versati). Purtroppo le vicende del passato non si possono sistemare. Ma il futuro è nelle nostre mani. E allora abbiamo lavorato con passione – grazie innanzitutto al tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, alla proprietà, al direttore Erasmo d’Angelis – per riportare in edicola questa testata gloriosa. Per darle un futuro. Perché la nostalgia è un sentimento nobile, ma costruire la speranza è ancora più bello.
Non sarà solo l’Unità cartacea. Ma anche il sito, la web-tv (Unità TV prende il posto di YouDem), le feste che già dallo scorso anno sono tornate a chiamarsi Festa dell’Unità. Abbiamo bisogno di un partito che rafforzi i suoi ideali ma anche la sua organizzazione. La discussione partito liquido-partito solido non ha senso: ormai la differenza è tra un partito organizzato bene e uno organizzato male. E noi dobbiamo migliorare a Roma, come in ciascuno dei circoli.
Ho chiesto che l’Unità sia uno spazio di libertà, di confronto, di discussione. Che ci aiuti a raccontare l’Italia bella, quella che non si arrende, quella dei tantissimi circoli che fanno iniziative di livello, quella del volontariato e dell’associazionismo. L’Unità che vuol bene all’Italia.
Vorrei che gli iscritti e i circoli la sentissero come loro patrimonio. Non solo dando una mano sia negli abbonamenti che nella diffusione alle feste. Ma anche partecipando. Scrivendo, commentando, criticando, proponendo. L’abbiamo riportata in edicola. Adesso tocca a tutti noi averne cura. Conto, come sempre, sul vostro impegno. Grazie”.