Black out trasmissioni Rai in Lombardia. Peluffo interroga il Governo. (leggi testo interrogazione)

Interrogazione   a risposta scritta in commissione

Al Ministro dello Sviluppo Economico, per sapere

 premesso che

 da notizie apparse sui giornali e rassegna stampa, si apprende che in data 17.12.2012 veniva interrotto il segnale RAI nella zone del Milanese, basso Varesino, basso Comasco, Pavia tutta e parte di Cremona, per un complessivo di circa TRE milioni di persone che a tutt’ora sono senza ricezione del servizio pubblico.  

Consultato il sito del servizio stampa RAI, si riscontra che la causa della mancata ricezione del segnale sia dovuta all’accensione di alcuni trasmettitori di Telecupole, che interferiscono il segnale RAI irradiato dal trasmettitore di Monte Penice;

Telecupole è una Tv privata con sede a Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo,    a cui è stata assegnata dal Ministero delle Telecomunicazioni la frequenza UHF 23, già occupata dal servizio pubblico in Lombardia.

la Rai trasmette da Monte Penice, mentre la Tv piemontese dal Monte Giarolo, nell’Alessandrino; a quanto apprendiamo le due antenne risultano sommariamente vicine  e quindi si sovrappongono, annullando a vicenda i segnali trasmessi;   da quanto sembra nessun impianto citato sta’ funzionando in modalità non conforme, almeno per quanto concerne le caratteristiche di sintesi: coordinate geografiche, fisiche e parametri radioelettrici fondamentali, come la frequenza di utilizzo (nella fattispecie: canale 23UHF, che si traduce in MHz 490);

Telecupole oltre agli impianti in Piemonte ha attivato anche un locale impianto a Vercelli ed uno più invasivo nella postazione di Oropa per Biella, sempre sul canale 23, causando possibili interferenze soprattutto anche per il bacino Piemontese e la vicina area lombarda in zona parco del Ticino.

Se il ministro interrogato è a conoscenza di quanto sopra esposto, se e quali iniziative intende intraprendere affinché sia ripristinato e salvaguardato anche per il futuro il servizio pubblico in questi territori ed altri territori.

On Vinicio Peluffo