EXPO: DEPUTATI LOMBARDI PD DEPOSITANO INTERPELLANZA URGENTE SU FONDI, RISCHIO MAFIA E AREE.
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00778
presentata da
VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO
giovedì 1 luglio 2010, seduta n.346
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell’economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
il 31 marzo 2008 il Bureau international des expositions ha designato Milano quale sede per l’esposizione universale del 2015;
l’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che ha come tema feeding the planet, energy for life con l’obbiettivo di predisporre un piano per la visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta;
in data 24 giugno 2010 l’amministratore delegato della società Expo 2015, Lucio Stanca si è dimesso, riportando la società al 16 febbraio 2009; dopo un anno, molto tormentato, di fatto l’Expo 2015 si trova ancora in una situazione di mancanza di governance;
nella seduta n. 114 di mercoledì 14 gennaio 2009, la Camera ha approvato parzialmente l’ordine del giorno n. 9/1972/86 nelle parti che riguardano l’impegno a: «a reperire la totalità dei fondi necessari per il completamento di tutte le opere previste dal dossier di candidatura di Expo 2015;» e «a relazionare annualmente sulle attività e sullo stato patrimoniale della società di gestione e sullo stato di avanzamento delle opere e delle iniziative collegate per il raggiungimento di Expo 2015»;
il 21 aprile 2009 anche in una mozione approvata dalla Camera viene chiesto l’impegno al Governo di relazionare sullo stato dell’Expo 2015;
il 16 dicembre 2009 il Governo ha accolto l’ordine del giorno n. 9/2936-A/254 che lo impegna: «ad individuare le forme opportune affinché le opere previste nell’allegato 1 e allegato 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 ottobre 2008 non siano considerate nel saldo del patto di stabilità interno dei comuni, in cui insistono tali opere per la quota da imputare nel bilancio per ogni anno fino al compimento dell’opera stessa e comunque non oltre il 2015;
a valutare l’opportunità di predisporre, comunque, ogni utile normativa affinché il valore delle opere previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 ottobre 2008 non incidano negativamente nei bilanci dei comuni in cui sono previste le opere di Expo 2015»;
il Governo, rispondendo ad un’interpellanza urgente alla Camera dei deputati l’11 dicembre 2008, ha affermato che mancano 2,563 miliardi di euro per le opere di Expo 2015 previste dal dossier di candidatura;
con decreto del Ministro dell’interno, in data 23 dicembre 2009, di concerto con i Ministri della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti, è stata istituita presso la prefettura – ufficio territoriale del Governo di Milano, la sezione specializzata del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere, in attuazione dell’articolo 3-quinquies, comma 2, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito dalla legge 20 novembre 2009, n. 166. Con successivo decreto del Ministro dell’interno in data 13 gennaio 2010, è stata formalizzata la composizione della predetta sezione. Tale struttura opera a supporto dell’attività del prefetto e in raccordo con il Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere nonché con il Gruppo interforze centrale per l’Expo 2015 (GICEX) ed è composta da: un esperto nella materia con funzioni di vice coordinatore; rappresentante della prefettura di Milano; un rappresentante del Dipartimento della pubblica sicurezza; un rappresentante della Direzione nazionale antimafia; un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; un rappresentante dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; un rappresentante del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche;
con il medesimo decreto del Ministro dell’interno in data 23 dicembre 2009, di concerto con i Ministri della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti, è stato istituito, presso il Dipartimento della pubblica sicurezza – direzione centrale della polizia criminale – il Gruppo interforze centrale per l’Expo 2015 (GICEX), composto da rappresentanti di tutte le forze di polizia, esperti in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nelle opere pubbliche;
la regione Lombardia ha approvato una nuova società destinata ad acquisire le aree per l’Expo 2015, nonostante la Expo 2015 spa ne avrebbe avuto facoltà;
non è chiaro quali saranno le forme per l’acquisizione: secondo indiscrezioni della stampa, la regione vorrebbe acquisire l’area ad un prezzo compreso attorno ai 160 milioni di euro, mentre il comune vorrebbe l’area in comodato d’uso ad un prezzo simbolico, con l’impegno da parte dei proprietari nella realizzazione delle infrastrutture per un valore stimato di 120 milioni di euro, in cambio di diritti edificatori ai privati per il dopo Expo;
nel sito www.expo2015.org è in evidenza che l’Expo 2015, il cui tema è «Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita», sostiene la nuova campagna della Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite 1billionhungry, recentemente lanciata a Roma, New York, Parigi, Stoccolma, Yokohama e in altre città del mondo; l’obiettivo della campagna è di raccogliere e consegnare alle Nazioni Unite, nel mese di ottobre 2010 in occasione del World Food Day, 1 miliardo di firme per 1 miliardo di persone che soffrono la fame nel mondo, attirando così l’attenzione del pubblico e facendo pressione sulla comunità internazionale per promuovere politiche contro la fame nel mondo;
nei giorni scorsi è stata presentata la ricerca «Penality against povertà» prodotta dalle organizzazioni non governative europee racchiuse nel coordinamento Concord che analizza le performance dei 27 Paesi membri dell’Unione europea in termini di aiuto pubblico allo sviluppo; la ricerca riconosce che l’Unione europea non riuscirà a mantenere il suo impegno quantitativo in termini di aiuto allo sviluppo (APS); la responsabilità dell’ammanco finanziario europeo che genera una crisi di credibilità dipende soprattutto da Italia, Germania e Francia. L’Italia è responsabile per la maggioranza del deficit: ultima per generosità tra i Paesi OCSE, superata in Europa anche da Cipro e Malta;
ad avviso degli interpellanti, il Governo, che esprime il commissario strordinario al grande evento Expo 2015, è in contraddizione aderendo ad una campagna di sensibilizzazione nei confronti della comunità internazionale quando dai dati della rete delle Organizzazioni non governative europee risulta essere fanalino di coda, mentre nel G8 dell’Aquila il Presidente del Consiglio, riconoscendo che l’Italia non aveva versato ciò che era stato promesso nelle riunioni del G8 precedenti, aveva preso degli impegni ben precisi, dichiarando che avrebbe ottemperato ai ritardi entro dicembre 2009 e nello stesso tempo dichiarava l’aumento degli aiuti ai Paesi in via di sviluppo -:
con quali modalità il Governo intenda dare seguito agli ordini del giorno e mozioni di cui in premessa;
quale sia, allo stato, la situazione della proprietà delle aree dove dovrebbe sorgere l’Expo, come intendono procedere e quale sia la motivazione della costituzione di una nuova società dal momento che la società Expo 2015 ha la possibilità di acquisire immobili;
quali siano le risorse statali, degli enti locali e dei privati disponibili per le opere essenziali, necessarie sconnesse al raggiungimento di Expo 2015, quali risorse risultino ancora da reperire e quali siano le motivazioni, e se il Governo abbia predisposto, insieme agli enti locali e alla società di gestione un piano di avvio e chiusura dei cantieri e se questi siano e saranno rispettati e comunque conclusi per l’inaugurazione dell’Expo nel 2015;
quali iniziative il Governo intrapreso o intenda intraprendere affinché vengano attratti capitali privati per la realizzazione delle infrastrutture e se non si ritenga opportuno avviare una campagna di adesione dei privati per le opere di Expo 2015, vista la congiuntura sfavorevole del mondo economico dovuta da una crisi globale del mercato, attraverso un bando pubblico internazionale con l’obbiettivo di raccogliere le manifestazioni di adesione necessarie per avviare una valutazione sulla fattibilità del completamento delle opere ed evitare l’accollo da parte dello Stato degli interventi previsti con fondi privati;
quali iniziative siano state predisposte per un piano strategico di sviluppo turistico e come intendano intervenire per le infrastrutture turistico-ricettive;
se non ritenga opportuno potenziare l’organico dell’ispettori del lavoro nelle province in cui ricadono le opere previste per Expo 2015 e promuovere un accordo di programma per gli interventi di controllo dei cantieri dell’Expo tra le direzioni provinciali del lavoro, le asl, gli enti locali e le forze di polizia, al fine di combattere ogni irregolarità nei molteplici cantieri che saranno attivati fino al 2015;
se sia intenzione del Governo assumere iniziative volte a derogare al «codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163) per accelerare le procedure attivando l’iter conseguentemente alla dichiarazione di «grande evento»;
quali iniziative il Governo abbia intrapreso affinché venga realizzato l’obiettivo dell’Expo 2015 «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» e se non ritenga opportuno programmare un piano comunicativo nazionale sul tema dell’Expo e attuare un tavolo permanente tra Governo, Expo, Ong, privati ed enti locali per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale;
se la sezione specializzata del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere e il Gruppo interforze centrale per l’Expo 2015 siano già operativi e se i materiali e i mezzi a disposizione siano sufficienti per il contrasto all’infiltrazione mafiosa.
(2-00778)
«Peluffo, Letta, Soro, Fiano, Braga, Codurelli, Colaninno, Corsini, De Biasi, Marco Carra, Farinone, Marantelli, Misiani, Mosca, Pollastrini, Pizzetti, Sanga, Zaccaria, Zucchi, Rosato, Lulli, Vassallo, Cuperlo, Antonino Russo, Garofani, Sani, Giorgio Merlo, Cenni, Madia, Benamati, Nannicini, Albonetti, Bocci, Calvisi, Causi, Losacco, Trappolino».