EXPO: oggi incontro dell’AD Sala al Ministero

 (ANSA), Milano, 15 sett. -L’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala, ha avuto oggi un incontro a Roma con i rappresentanti del ministero dell’economia, per discutere del piano di riduzione degli investimenti che la societa’ sta mettendo a punto. ‘Il piano e’ una proposta – ha spiegato Sala arrivando per un dibattito alla festa democratica di Milano – oggi ero a Roma a discutere con il ministero. E’ al loro vaglio, ma non mi attendo cambi rispetto a quello che stiamo facendo’. Si parla di una riduzione di circa 300 milioni di euro di spese rispetto al miliardo e mezzo finora preventivato, ma Sala sottolinea ancora una volta che ‘non si sta toccando nulla al cuore di Expo’. In linea di massima il quadro che delinea l’ amministratore delegato e’ abbastanza tranquillo. A ottobre dovrebbero partire i primi lavori riferiti al bando di gara di cui sono state aperte le buste lo scorso venerdi’. ‘Una gara al massimo ribasso – ha concluso Sala – e che sara’ l’ultima al massimo ribasso’.

L’incontro alla Festa Democratica e’ stato un’occasione per fare il punto sul quadro generale di Expo e di parlare di cosa accadra’ una volta terminata l’esposizione nel 2015. L’assessore alla Cultura del comune di Milano, Stefano Boeri, ha spiegato che grazie all’esposizione ‘Milano deve poter raccontare un modo diverso di crescere, di svilupparsi diventando la prima capitale europea per numero e superficie di orti’.
Il deputato Pd Vinicio Peluffo ha fatto proprie le preoccupazioni espresse ieri dal sindaco Giuliano Pisapia al capo dello Stato Giorgio Napolitano caldeggiando l’esclusione dal patto di stabilita’ degli investimenti per l’esposizione. Su questo Peluffo ha annunciato che sara’ presentato, come e’ gia’ stato fatto invano due volte, un emendamento perche’ per l’esclusione di Expo dal patto di stabilita’ con la speranza che diventi ‘un emendamento bipartisan e che questa volta – ha spiegato – venga accolto’. Sala ha sottolineato che l’esposizione ‘deve essere una piattaforma aperta che da’ spazio a tutti’.
‘Dobbiamo porci – ha spiegato – nella condizione di ascoltare tutti e stimolarli a faci delle proposte, proposte sostenibili’.