Interrogazione a risposta in Commissione: Tratta ferroviaria Rho – Monza (Paderno Dugnano)
Al Presidente del Consiglio dei ministri,
al Ministro dell’economia e delle finanze,
al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,
al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per sapere – premesso che:
la provincia di Milano, insieme alla società Milano Serravalle, quasi interamente partecipata dalla stessa provincia, è in procinto di pubblicare un bando di gara per il potenziamento in superficie della strada di collegamento tra le città di Rho e di Monza;
tale infrastruttura, nel caso venisse realizzata secondo il progetto conosciuto, si affiancherebbe per un tratto di circa alla superstrada Milano-Meda, anch’essa destinata a passare da 4 a 6 corsie, e che complessivamente il tratto (auto) stradale vedrebbe scorrere 14 corsie nel pieno centro abitato di Paderno Dugnano;
nonostante la previsione di una galleria fonica che contempla l’innalzamento di barriere alte 12 metri a ridosso delle abitazioni, sono prevedibili gravi conseguenze sulla salute dei cittadini, in un quartiere dove vivono molti bambini ed è presente anche un centro pediatrico, a causa dell’inquinamento e del nella misura di circa 240.000 veicoli al giorno;
la realizzazione della suddetta infrastruttura confligge con la normativa europea secondo la quale l’Italia risulta deferita alla Corte di giustizia, per l’ennesima volta, per non avere fatto nulla sul fronte della difesa delle popolazioni, in relazione alle emissioni di particolato fine (PMIO), dovuto soprattutto alle emissioni inquinanti provenienti dall’industria, dal traffico e dai riscaldamenti domestici;
la costruzione della suddetta arteria in questo quadro verrebbe a costituire un vero e proprio «ecomostro», oltre che sul piano dell’arredo urbano, per i prevedibili danni alla salute dei cittadini i quali, come è scientificamente documentabile, consistono in: possibile asma, problemi cardiovascolari, cancro ai polmoni e morti premature;
peraltro l’amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha ufficialmente manifestato il suo parere contrario alla realizzazione dell’opera anche se la provincia di Milano ha addotto come motivazione della realizzazione dell’opera, scartando ogni alternativa, la mancanza di fondi per il possibile interramento dell’infrastruttura e la necessità di concludere la stessa entro tempi brevi, compatibili con la realizzazione di Expo 2015;
i residenti di Paderno Dugnano hanno dato vita ad un comitato cittadino il quale, responsabilmente e positivamente, ha presentato un progetto di possibile interramento dell’infrastruttura medesima, finanziabile con risorse verosimilmente acquisibili quando ci fosse un’autentica volontà politica ed istituzionale;
la mancanza di confronto reale con la comunità di cittadini anzidetta, oltre che essere inaccettabile sul piano del metodo democratico e prefigurare gravissimi rischi per la salute degli abitanti, potrebbe determinare anche gravi problemi di ordine pubblico in un centro abitato, dove vivono circa 8.000 persone, di cui un migliaio sotto i 15 anni e circa 2.500 sotto i 30 anni;
se i Ministri siano a conoscenza della questione appena richiamata e delle sue preoccupanti caratteristiche e quali iniziative di competenza intendano assumere al riguardo tenuto conto che è stato richiesto l’inserimento dell’opera nella delibera Cipe che attiva la cosiddetta legge obiettivo e se non intendano subordinare tale inserimento ad una attenta valutazione degli impatti del medesimo progetto sulla popolazione. (5-03938)
DUILIO, FARINONE e PELUFFO