Interrogazione presentata alla camera sul prefetto di lodi. (leggi testo)
PELUFFO. – Al Ministro della giustizia.
Per sapere – premesso che:
lo scorso dicembre 2011, è stato nominato Pasquale Antonio Gioffrè neo-prefetto di Lodi;
da notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi si apprende che nel 2005 il Pasquale Antonio Gioffrè compariva tra i fondatori di un associazione di emigrati calabresi in Liguria – la Città del Sole con sede a Genova – accanto ad una serie di personaggi coinvolti in inchieste antimafia e voto di scambio a partire proprio dal presidente dell’associazione Salvatore Ottavio Cosma;
secondo un rapporto della Guardia di finanza del 2007 (in esecuzione di un’inchiesta del pubblico ministero Francesco Pinto), sarebbe il «punto di contatto» tra ‘ndrangheta e ambienti politici in Liguria: «Le indagini tecniche hanno consentito di accertare che Cosma Salvatore fosse effettivamente in contatto con esponenti della malavita ed in particolare con Mamone Gino, Stefanelli Vincenzo, Malatesti Piero e Garcea Onofrio»;
nell’atto costitutivo dell’associazione, Gioffrè, risultava con la carica di vicepresidente e accanto a lui, oltre Cosma, anche un famoso imprenditore calabrese che in Liguria ha fatto fortuna: Gregorio Fogliani, originario di Taurianova, la cui azienda si occupa di ristorazione;
la famiglia Fogliani è considerata dalla direzione investigativa antimafia di Genova «terminale locale per operazioni di reinvestimento di denaro di illecita provenienza», «Famiglia di ‘ndrangheta» la definiscono i rapporti 2008-2010 della Procura nazionale antimafia a firma di Piero Grasso;
tra i contatti della predetta associazione noti alle cronache di stampa sembrerebbe esserci anche Antonio Multari, arrestato nel giugno scorso a Genova per associazione mafiosa;
nel capoluogo ligure – secondo le ultime inchieste – le famiglie mafiose calabresi mirano alla conquista di beni confiscati, governano un ampio bacino elettorale, entrano negli appalti pubblici, e che sempre secondo alcune inchieste della Dda milanese la ‘ndrangheta controllerebbe la gestione dei rifiuti e il movimento terra;
a Lodi un anno fa scoppiò il caso del predecessore di Gioffrè, Peg Strano Materia, investita dalle polemiche per aver tolto la scorta allo scrittore e consigliere regionale Giulio Cavalli, decisione che fu interpretata come «punizione» perché Cavalli aveva denunciato che Pietrogino Pezzano, era in stretti rapporti con il gotha della ‘ndrangheta milanese -:
se corrispondano al vero le notizie apparse sulla stampa, quali iniziative intenda intraprendere affinché si accerti la totale estraneità del prefetto Pasquale Antonio Gioffrè dei molteplici rapporti con i cosiddetti ‘ndranghetisti o comunque vicini al mondo affaristico gestito dalle cosche di ‘ndrangheta.(5-06091)