Mozione su rilancio dell’Expo. (testo)

La Camera,
premesso che:
il 31 marzo 2008 il Bureau international des expositions ha designato Milano quale sede per l’esposizione universale del 2015; l’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che ha come tema «Feeding the Planet, Energy for Life» con l’obiettivo di predisporre un piano per la visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta;
le grandi opportunità di rilancio e sviluppo per il nostro Paese, connesse alla piena riuscita dell’appuntamento di Expo 2015, rendono più che mai necessario una tempestiva azione del Governo per affrontare e superare gli ostacoli che in questi anni hanno rallentato la realizzazione degli interventi, sia per effetto di una governance non adeguata, sia per effetto della riduzione delle risorse economiche originariamente previste e destinate all’evento;
nella seduta n. 114 di mercoledì 14 gennaio 2009, la Camera dei deputati ha approvato parzialmente l’ordine del giorno n. 9/1972/86 nelle parti che riguardano l’impegno «a reperire la totalità dei fondi necessari per il completamento di tutte le opere previste dal dossier di candidatura di Expo 2015» e «a relazionare annualmente sulle attività e sullo stato patrimoniale della società di gestione e sullo stato di avanzamento delle opere e delle iniziative collegate per il raggiungimento di Expo 2015»; quest’ultimo impegno non risulta al momento in alcun modo attuato;
in ordine al mantenimento dell’obbligo di reperimento delle risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’obiettivo Expo 2015, la legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), ha previsto all’articolo 1, comma 214, che, in considerazione dell’eccezionale rilevanza degli impegni internazionali assunti dalla Repubblica Italiana nei confronti del BIE per la realizzazione dell’evento Expo 2015, in luogo della riduzione dell’autorizzazione di spesa, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti individua, a decorrere dall’anno 2013, idonea compensazione nell’ambito delle dotazioni finanziarie delle spese rimodulabili;
la legge di riforma della protezione civile varata dal Governo Monti ha sottratto dagli interventi di protezione civile quelli connessi alla gestione dei cosiddetti «Grandi Eventi». La stessa legge, tuttavia, in considerazione della straordinaria importanza e degli impegni internazionali assunti in relazione all’evento, ha espressamente mantenuto come evento da gestire con poteri straordinari l’Expo 2015;
al fine di accelerare la realizzazione degli interventi connessi ad Expo 2015, il Governo Monti ha approvato nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri del 24 aprile 2013 un decreto di modifica della governance per la gestione di Expo 2015, con il quale è nominato il commissario unico delegato del Governo per Expo 2015, al quale vengono attribuiti tutti i poteri e tutte le funzioni, già conferiti al commissario straordinario delegato del Governo per Expo Milano 2015, e al commissario generale per l’Esposizione, ivi compresi i poteri e le deroghe previsti nelle ordinanze di protezione civile richiamate all’articolo 3, comma 1, lettera a) del decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni dalla legge 12 luglio 2012, n. 100. Al nuovo commissario unico, che verrà nominato dal Presidente del Consiglio in carica, vengono attribuiti poteri in deroga alla legislazione vigente a mezzo ordinanza, nonché poteri sostitutivi per risolvere eventuali criticità; in tali attività potrà essere coadiuvato da un massimo di 3 delegati da scegliere nell’ambito di riconosciute professionalità nelle discipline giuridiche, economiche ed ingegneristiche e tra soggetti di comprovata esperienza istituzionale (in particolare il decreto prevede che uno dei delegati sia scelto nel ruolo dei prefetti);
riguardo al tema della regolarità delle procedure di appalto per la realizzazione degli interventi connessi ad Expo 2015 e al rischio concreto di infiltrazioni della criminalità organizzata, occorre ricordare che la procura di Busto Arsizio ha aperto tempo fa un fascicolo, destinato a essere trasferito alla procura distrettuale antimafia di Milano, sull’ipotesi d’infiltrazione mafiosa su Expo 2015;
i carabinieri di Monza, a seguito di un’indagine avviata dalla compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni nei confronti di una presunta associazione di ’ndrangheta, il 17 marzo 2009 hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di oltre venti persone, tra Milano, Taranto, Crotone e Catanzaro, indagate per associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio, estorsione; secondo quanto riportato dalla stampa, nei due episodi specifici, il rischio infiltrazione mafiosa per gestione, il controllo degli appalti e i contratti di Expo 2015 pare abbastanza concreto,

impegna il Governo:

a confermare l’erogazione delle risorse di competenza statale già stanziate per la realizzazione di Expo 2015, escludendo le stesse da qualsiasi eventuale taglio in virtù della straordinaria importanza e degli impegni internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions;
ad assumere le necessarie iniziative volte a consentire la deroga per il comune di Milano dai vincoli del patto di stabilità delle spese relative alle opere di investimento inerenti Expo 2015;
a potenziare la sezione specializzata del comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle Grandi opere e il Gruppo interforze centrale per l’EXPO 2015 – GICEX al fine di assicurare il pieno contrasto dei rischi di infiltrazione mafiosa in tutti gli appalti relativi ad Expo 2015, compresi quelli affidati in deroga alla normativa vigente in materia;
a potenziare l’organico degli ispettorati del lavoro delle province in cui ricadono le opere previste per Expo 2015 e a promuovere un accordo di programma per gli interventi di controllo dei cantieri di Expo 2015 tra le direzioni provinciali del lavoro, le Asl, gli enti locali e le forze di polizia, al fine di potenziare l’opera di prevenzione e contrasto alle irregolarità nei molteplici cantieri;
a riferire periodicamente al Parlamento, con cadenza quantomeno semestrale, sulle attività e sullo stato patrimoniale della società di gestione, sull’apporto di risorse private e sullo stato di avanzamento delle opere e delle iniziative collegate alla realizzazione di Expo 2015;
a predisporre, con gli enti locali, un piano strategico per la promozione e la conoscenza dell’evento, accompagnato da un programma dettagliato sulle infrastrutture turistico-ricettive e sulle potenzialità di riutilizzo delle stesse anche in un’ottica di ritorno sociale per la cittadinanza;
a programmare un piano comunicativo internazionale sul tema dell’Expo e ad attuare un tavolo permanente tra Governo, Expo, ONG, privati ed enti locali per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale, anche attraverso l’apertura di bandi specifici.
(1-00032) «Peluffo, Braga, Mosca, Berlinghieri, Carra, Casati, Cimbro, Ferrari, Fiano, Cinzia Maria Fontana, Fragomeli, Gadda, Gasparini, Guerra, Laforgia, Malpezzi, Misiani, Quartapelle Procopio, Rampi, Senaldi, Tentori, Luciano Agostini, Tidei, Cenni, Garavini, Castricone, Coccia, Martella, Lenzi, Tullo, Porta, Marco Di Maio».

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