Nuova tenenza dei carabinieri a pero: Peluffo interroga il governo. (testo)
PELUFFO, FIANO. — Al Ministro dell’interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
con delibera n. 69 del 22 dicembre 2005, il consiglio comunale di Pero, confermava la volontà dell’ente locale di sostenere la realizzazione di una nuova tenenza dei carabinieri;
con delibera n. 22 del 29 maggio 2006, il consiglio comunale di Pero, individuava l’area da destinare alla tenenza dei carabinieri;
con nota n. 600/C/CC/49.121.10990.69932.9335 del 14 luglio 2009 il Ministero dell’interno esprimeva l’assenso al prosieguo delle trattative per l’assunzione in locazione dell’immobile da adibire a nuova sede della tenenza dei carabinieri di Pero;
l’area del comune di Pero è tra le aree ricomprese nel nuovo polo fieristico di Rho-Pero e la realizzazione della nuova sede dei carabinieri nel territorio di Pero ha assunto, sin dall’inizio, un ruolo strategico non solo per l’amministrazione del comune di Pero ma per l’intero territorio, interessato oltre che dal potenziamento delle attività del polo fieristico di Milano anche dalle opere funzionali alla realizzazione di Expo 2015, dal calendario degli eventi connessi e dalla gestione della fase successiva a tale appuntamento di rilevanza internazionale, con scenari di profonda trasformazione sotto il profilo urbano e della mobilità, fattori che richiederanno un maggiore controllo dell’ordine pubblico di tutta l’area interessata;
con nota n. 2012-0017281 dell’11 maggio 2012 il Ministero dell’interno, dipartimento della pubblica sicurezza, comunicava al sindaco del comune di Pero, la scelta di ridimensionare notevolmente l’impegno preso in precedenza per la realizzazione della nuova tenenza dell’Arma dei carabinieri di Pero;
le ripetute e univoche manifestazioni di volontà espresse dal Ministero dell’interno negli anni passati sulla realizzazione di tale opera sono state formalizzate da specifici procedimenti amministrativi, dando vita ad un accordo tra pubbliche amministrazioni, che ha portato non solo alla progettazione della stessa caserma ma di fatto alla realizzazione di parte della stessa;
il mancato compimento di tale opera comporterebbe gravi conseguenze economiche e costringerebbe l’amministrazione comunale ad intervenire per riconvertire l’area, sobbarcandosi ulteriori costi economici, senza considerare che oggi l’attuale caserma risulta priva di requisiti strutturali e necessari per la prosecuzione delle attività, ed è pertanto soggetta a sfratto esecutivo –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra esposto, e quali iniziative si intendano intraprendere per sanare tale situazione, mantenere gli impegni assunti e consentire il completamento dell’opera, indispensabile per le esigenze di maggiori controlli di ordine pubblico richiesti per eventi di portata internazionale come quelli previsti nei prossimi anni su questo territorio.
(5-00142)