Ordine del giorno alla manovra finanziaria su Expo 2015 La Camera,
premesso che:
l’ articolo 54 del Decreto in discussione prevede nuove norme riguardanti l’Expo in particolare l’utilizzo, in misura proporzionale alla partecipazione azionaria detenuta dallo Stato, di una quota non superiore al 4% delle risorse già autorizzate dall’art. 14, comma 1, del decreto-legge 112/2008 per il finanziamento delle opere delle quali la Società Expo 2015 S.p.A. è soggetto attuatore, ferma restando la partecipazione pro quota alla copertura delle medesime spese da parte degli altri azionisti, a valere sui rispettivi finanziamenti;
l’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che ha come tema feeding the planet, energy for life con l’obbiettivo di predisporre un piano per la visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta;
nella seduta n. 114 di mercoledì 14 gennaio 2009, la Camera ha approvato parzialmente l’ordine del giorno n. 9/1972/86 nelle parti che riguardano l’impegno a: «a reperire la totalità dei fondi necessari per il completamento di tutte le opere previste dal dossier di candidatura di Expo 2015;» e «a relazionare annualmente sulle attività e sullo stato patrimoniale della società di gestione e sullo stato di avanzamento delle opere e delle iniziative collegate per il raggiungimento di Expo 2015»;
il 21 aprile 2009 anche in una mozione approvata dalla Camera viene chiesto l’impegno al Governo di relazionare sullo stato dell’Expo 2015;
il 16 dicembre 2009 il Governo ha accolto l’ordine del giorno n. 9/2936-A/254 che lo impegna: «ad individuare le forme opportune affinché le opere previste nell’allegato 1 e allegato 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 ottobre 2008 non siano considerate nel saldo del patto di stabilità interno dei comuni, in cui insistono tali opere per la quota da imputare nel bilancio per ogni anno fino al compimento dell’opera stessa e comunque non oltre il 2015;
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di avviare le procedure per l’acquisto delle aree del sito Expo 2015 e predisporre il progetto di destinazione d’uso con la prevalente destinazione di pubblica utilità;
a considerare la necessità di aumentare le risorse umane a supporto della Sezione Specializzata del Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle grandi opere di cui all’articolo 180, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 istituita presso la Prefettura – Ufficio territoriale del Governo;
a valutare l’opportunità di aumentare al 10 per cento della quota delle risorse, già autorizzate dall’art. 14, comma 1, del decreto-legge 112/2008, per le spese di gestione della società Expo 2015 S.p.A
On.- Vinicio Peluffo