Peluffo: “Sala ha un’idea di governo che valorizza la società civile”
(dal CORRIERE DELLA SERA)
Deputato renziano, è stato uno dei parlamentari che più s’è speso per Expo.
Vinicio Peluffo, perché Beppe Sala sarebbe l’uomo giusto per Palazzo Marino?
«Milano è ripartita. Lo dicono i dati e lo dice la percezione diffusa della gente. Il successo si deve alla forza del suo tessuto produttivo, alla buona amministrazione della giunta Pisapia e alla riuscita di Expo. Che non era scontata. Ricordo che un noto leader politico diceva che non sarebbe arrivato nessuno. E invece è stata una scommessa vinta per Milano e per l’Italia. Nei sei mesi di Expo c’è stata un’energia contagiosa che ora non va dispersa».
Ma un buon manager è per forza di cose un buon sindaco?
«C’è modo e modo di fare il manager, intanto. L’Expo milanese ha avuto una sua particolarità: il protagonismo della società civile. Penso al ruolo centrale della Caritas o alla straordinaria esperienza della Cascina Triulza. E poi il rapporto con il territorio. Caratteristiche che dicono molto anche dell’idea di governo di una città».
Ma il Pd deve per forza affidarsi a un manager? Non è la certificazione che non è cresciuta una classe dirigente locale all’altezza?
«Ci sono diversi esponenti del Pd che hanno dato una disponibilità a candidarsi a sindaco e che intendono partecipare alle primarie. E questa è la migliore testimonianza di un gruppo dirigente diffuso e all’altezza».
Non si rischiano però primarie fratricide?
«Primarie vere, aperte e coinvolgenti sono il modo migliore per vincere lo le elezioni “vere” e proseguire il buon governo della città».
La candidatura di Sala è in discontinuità con l’amministrazione di Pisapia?
«Non vedo discontinuità. Ricordo che lo stesso successo di Expo nasce da una collaborazione molto forte tra la società che gestiva l’evento e la giunta comunale. Sala può offrire un elemento di novità e innovazione, ma non sarà una cesura rispetto a quell’esperienza».
Come giudica il ruolo che sta esercitando il sindaco? Non v’infastidisce che si spenda in prima persona per un altro candidato?
«A me sembra che Pisapia in coerenza con quello che ha sempre detto stia difendendo soprattutto lo strumento delle primarie. E tutti quanti siamo impegnati perché siano il più possibile aperte e partecipate».
di Andrea Senesi