“Rai: Peluffo (Pd) a Cottarelli, fare investimenti che consentano risparmi”
(Comunicato stampa) – “E’ assurdo pensare di chiudere le sedi regionali. L’informazione locale rappresenta uno dei pilastri del servizio pubblico “. Così il capogruppo del Pd in commissione Vigilanza Vinicio Peluffo torna a commentare al sito Key4biz le dichiarazioni del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, che ne ha ipotizzato la chiusura e la messa in vendita in vista di un piano di risparmi che coinvolga la tv pubblica. Per Peluffo, per fare una corretta politica di risparmi in Rai bisogna “fare investimenti che consentano risparmi e garantiscano efficienze”. Il capogruppo del Pd in Vigilanza pensa, ad esempio, al caso degli studi Rai in affitto a Milano in via Mecenate: “Si potrebbe investire in un’unica sede, legando il progetto al dopo Expo per il quale la Regione Lombardia ha previsto degli stanziamenti”. Peluffo poi ricorda che “nei prossimi mesi le testate regionali Rai dovranno fare gli investimenti per completare il piano di digitalizzazione e la logica non può essere quella dei tagli lineari proposti da Cottarelli”. “Se vengono tagliate le sedi regionali – rilancia Peluffo – dove si faranno i tg?”. “E’ invece necessario ripensare a una politica di risparmi ed efficienze per la Rai, così come prevede un emendamento al Contratto di servizio 2013-2015 ancora fermo in Vigilanza ma che per fine mese – assicura Peluffo – sarà licenziato per passare nelle mani del governo che deciderà se accogliere o meno le indicazioni arrivate dalla commissione parlamentare”. Secondo Peluffo “uno degli aspetti sui quali la Rai dovrebbe intervenire è la lotta all’evasione”. E riguardo alla ventilata possibilità che sia coinvolta anche l’Agenzia delle Entrate, commenta: “Il Contratto di servizio prevede la costituzione di un tavolo presso il Ministero per lo Sviluppo economico. Sta al MiSE costruire le sinergie con altri ministeri e altri organi dello Stato per contrastare l’evasione. Tutti i soggetti devono essere coinvolti”. “Quello che abbiamo chiesto in Vigilanza – conclude Peluffo – è che insieme al recupero dell’evasione si consenta si allargare la platea dei soggetti esentati dal pagamento del canone come gli ultra 75enni con reddito annuo di 6,7 mila euro e le persone colpite da disabilità”.