Testo interrogazione presentata in commissione, sul 3° Lotto dell’ampliamento della Rho Monza.
Al Ministro delle Infrastrutture
Al Ministro dell’Ambiente
Per sapere, premesso che:
nel mese di agosto il Comune di Novate Milanese ha ricevuto copia del progetto di ampliamento della Rho-Monza relativo al Lotto 3 nel tratto di Baranzate fino al ponte sulle Ferrovie Nord, dopo la discussione nella competente commissione consiliare, nella serata del 28 settembre, il Consiglio Comunale riunitosi in seduta, approvò l’ordine del giorno a sostegno della realizzazione “in trincea” del tratto Novatese della nuova Rho-Monza;
l’Amministrazione Novatese ha sempre portato avanti la richiesta di interramento del tratto Novatese nei confronti dell’Amministrazione Provinciale e del competente Provveditorato alla OO.PP incaricato della procedura di appalto, richieste avanzate in occasione della conferenza dei Servizi preliminare del 22 Aprile 2010 e nel corso degli incontri tenutisi in Provincia e nelle sedute preliminari presso il Provveditorato stesso;
nel corso della conferenza dei servizi del 22 Aprile 2010 il Comune di Novate Milanese di concerto con le altre Amministrazioni presenta una proposta di modifica del progetto preliminare che prevedeva la realizzazione del corridoio ecologico, il collegamento tra i territori in mobilità dolce ciclopedonale e la realizzazione in trincea del tratto Novatese;
in data 23 giugno 2010 l’Assessore Stefano Potenza sollecitava la convocazione di un tavolo tecnico intercomunale per la definizione delle richieste presentate dai comuni nella precitata conferenza dei servizi chiedendo inoltre il coinvolgimento della società Autostrade per l’Italia;
dopo la sollecitazione da parte dei Comuni è pervenuta in forma ufficiale una comunicazione in data 15 luglio 2010 da parte del Provveditorato con la quale si rimandava ad un tavolo tecnico intercomunale l’approfondimento delle richieste emerse da espletarsi al termine della procedura di aggiudicazione dell’Appalto Concorso;
il Consiglio Comunale di Novate informato degli ulteriori sviluppi del progetto sul tratto Baranzate/Novate, visto il perdurare dell’impostazione del progetto di vecchia data senza recepimento né analisi delle possibili alternative proposte, ha ritenuto utile sostenere l’impegno della Giunta nel proseguire nell’azione già intrapresa a livello istituzionale e il Consiglio ha deciso di dare il proprio sostegno volto a promuovere modifiche ai progetti presentati, finalizzate a realizzare interamente “in trincea” tutta la tratta che interessa il territorio di Novate Milanese ricercando soluzioni che riducano drasticamente l’impatto ambientale causato dalla nuova opera ed impediscano l’aumento del flusso di traffico sul territorio di Novate, prevedendo nell’ambito del Piano della mobilità strumenti di mitigazione dell’impatto della viabilità esterna e mezzi di contrasto al traffico di attraversamento del centro urbano,
ripercorrendo l’iter progettuale adottato dalla Provincia di Milano occorre evidenziare che dopo la predisposizione del Progetto Preliminare, nei passaggi formali successivi è stata presa la decisione di suddividere il progetto in lotti seguendo oltretutto procedure di affidamento integralmente diverse che vedono da un lato la progettazione definitiva ed esecutiva in vista del successivo appalto e dall’altro un appalto concorso dove il progetto definitivo verrà sviluppato dall’aggiudicatario in sede di gara d’appalto;
questa modalità di approccio non ha permesso all’Amministrazione Comunale di Novate Milanese efficaci interazioni nei confronti dei committenti dell’opera interessati alla sua realizzazione e certamente meno attenti all’impatto dell’intervento sul territorio ed alle esigenze e salute dei suoi cittadini, dimostrato dal fatto di non aver preso in considerazioni alternative allo scavalco ferroviario;
tale suddivisione artificiosa del progetto impedisce una interazione unitaria nei confronti dei soggetti coinvolti, difficoltà accentuata appunto dalla diversa modalità d’appalto, escludendo così la possibilità dei soggetti coinvolti di interagire attivamente con soluzioni e proposte alternative che possano essere fattivamente considerate;
l’opera in discussione punta a realizzare lo scavalco della Ferrovia seguendo l’attuale tracciato all’interno di un territorio fortemente urbanizzato senza prendere in considerazione la benché minima alternativa nel rispetto delle moderne tecniche di progettazione che vedono in Italia numerosi interventi realizzati in trincea oltre a casi di eccellenza realizzati addirittura mediante interramento, criteri adottati per la Boffalora – Malpensa, la Pedemontana, la secante di Cesena o semplicemente la stessa Tangenziale Nord vicina al comune di Novate, integrati da collegamenti in mobilità dolce, alternativi alla mobilità veicolare;
in tutte le occasioni di riqualificazione ed ampliamento delle reti autostradali presenti sul territorio non è stata prevista una riqualificazione ambientale del territorio;
rispetto al Piano generale dei trasporti e della logistica risalente al marzo 2001 la situazione dell’area d’intervento è decisamente cambiata, si sono aggiunti sul territorio diverse nuove realtà oltre l’Expo, la Città della Salute e la trasformazione dell’Alfa di Arese;
le locali ASL nella fase di analisi dei documenti di VAS chiedono ai comuni di valutare e limitare il traffico di attraversamento all’interno dei comuni per le ormai ovvie conseguenze determinate dall’inquinamento da traffico veicolare ed al contempo riportano i dati relativi alla mortalità dovuta al traffico veicolare;
le proposte avanzate in sede di conferenza dei servizi e ripresentate quali osservazioni al progetto relativo al Lotto 3 mirano a garantire gli obiettivi del PTR regionale del corridoio ecologico della dorsale verde del Nord Milano;
il progetto proposto è di elevato impatto ambientale e questo ha spinto le amministrazioni a chiedere la realizzazione in trincea in quanto la nuova Rho-Monza con le sue nuove indiscusse capacità attrattive richiamerà su di se traffico di rilevanza non solo nazionale ma addirittura europea configurandosi di fatto quale alternativa alla A4, la proposta è frutto di uno studio pienamente consapevole del contesto economico attuale e per tali ragioni presenta soluzioni volte al contenimento di costi dell’intervento ma al contempo cerca di rapportarsi con le osservazioni delle locali ASL che nella fase di analisi dei documenti di VAS chiedono ai comuni di valutare e limitare il traffico di attraversamento per le ormai ovvie conseguenze determinate dall’inquinamento da traffico veicolare;
il progetto presentato dal Comune di Novate prevede una articolazione del tratto di interesse del Comune di Novate Milanese a sud di Via la Cava in Bollate fino alla rotatoria di via Di Vittorio in Novate che tiene fermi i punti di partenza e di arrivo del progetto preliminare articolando il percorso in trincea anziché in rilevato;
il progetto presentato non presenta aggravio di difficoltà realizzative rispetto al progetto di Autostrade ma addirittura permette di gestire agevolmente le fasi transitorie del cantiere volte a garantire la continuità di servizio della rete stradale;
A fronte delle questioni esposte il comune di Novate ha chiesto di modificare il progetto definitivo presentato secondo le seguenti ipotesi:
A. L’andamento planimetrico si mantiene sostanzialmente identico tranne il tratto in corrispondenza dell’intersezione con il fascio dei binari delle F.N.M. dove l’asse principale è stato portato più a sud in modo da avere la carreggiata in direzione Monza al di fuori dell’ingombro dell’attuale ponte. Tale spostamento consente di realizzare il relativo manufatto a spinta senza intervenire sul ponte esistente. Dal punto di vista altimetrico, come detto, si prevede di realizzare il tratto in trincea. Partendo dallo svincolo di via la Cava in Bollate l’autostrada mantiene l’attuale quota di progetto. In corrispondenza della curva verso Ovest l’autostrada scende in trincea fino a -4,00 dal piano campagna per poi abbassarsi ulteriormente per sotto passare il fascio dei binari , garantendo che l’estradosso del manufatto a spinta sia a -1,00 dal piano del ferro dell’asta di manovra, e infine raccordarsi alla livelletta del progetto preliminare in corrispondenza della variante di Baranzate. Il progetto allegato recepisce alcune osservazioni tecniche intervenute ad un tavolo tra i tecnici delle Amministrazioni Comunali e i tecnici della Pro Iter e della Serravalle. L’ingombro complessivo della struttura viaria si riduce, l’impatto acustico e visivo viene sicuramente migliorato, viene mantenuta in ogni zona la possibilità di collegare i territori dei comuni interessati creando una continuità di lettura del paesaggio che è definitivamente impedita con la realizzazione dello scavalco di Via per Bollate e della ferrovia .
B. La proposta di eliminare il ramo sud del sistema complanare, riunificando le due direzioni sul solo lato nord consentirebbe di ridurre la sottrazione di suolo inedificato al Parco della Balossa, di costruire un sistema stradale di supporto al traffico locale più semplice ed adeguato alle funzioni assegnate e, non da ultimo, di procurare risparmi nei costi di realizzazione meglio impiegabili per migliorare l’impatto del progetto. Considerato che il Comune di Bollate non si è dimostrato interessato al sistema delle complanari così modificato, si renderebbe necessario aprire il tavolo tecnico intercomunale per definire le necessità di collegamento utili ad entrambi i comuni. In ogni caso nulla vieta di attivare i soli collegamenti utili e/o necessari o valutare un mix dei due progetti. Nel progetto proposto, il sistema complanare ipotizzato consente di creare tutti i collegamenti tra via IV Novembre / via per Bollate e via Piave dove avviene la connessione complanare – autostrada. Nell’ipotesi del progetto preliminare questa percorrenza è del tutto inibita favorendo il traffico di attraversamento dei centri urbani per raggiungere lo svincolo di via Piave. Anche in questo tratto è stata recepita un’osservazione intervenuta al tavolo tecnico spostando verso est la rotatoria via IV Novembre / via per Bollate / complanare in modo da agevolare il sottopasso dei binari con la complanare.
C. Garantire la continuità del corridoio ecologico tra i due parchi interrando il tratto di autostrada e mantenendo a raso il collegamento della provinciale. Tale interramento può tecnicamente essere realizzato sia autonomamente nel tratto che va dall’altezza della via Gran Paradiso di Bollate sino alla via per Novate che nell’ambito dell’intero interramento presentato. La soluzione dell’interramento deve ritenersi preferibile rispetto all’attuale soluzione che, per garantire la continuità del corridoio ecologico tra “Groane” e “Balossa”, comporterebbe la realizzazione di un ecodotto realizzato a una quota notevolmente superiore rispetto all’attuale quota di campagna.
D. Realizzare una connessione completa tra la complanare e la via IV Novembre/Via Bollate (rispettivamente in Bollate e Novate);
E. Rivedere lo svincolo di via Piave alla luce della nuova configurazione della complanare sulla base delle indicazioni del progetto presentato .
F. Garantire, in assenza dell’attuale tracciato della Rho-Monza in corrispondenza di Baranzate, un’alternativa di collegamento del sistema complanare da via Piave alla variante Varesina.
G. La soluzione prospettata permette inoltre di dare continuità ad un percorso ciclabile posto sia a sud che a nord del nastro autostradale. L’importanza di tali percorsi è del tutto evidente. La soluzione del progetto preliminare ignora tale problematiche che viceversa richiedono una proposta convincente, lineare, leggibile qualsiasi soluzione verrà definita per il tracciato autostradale;
in più occasioni i committenti del progetto hanno insistito sul fatto che la soluzione in trincea comporterebbe un aggravio dei costi insostenibile con i finanziamenti già definiti, oltre al fatto che rimetterebbe in gioco tutta la procedura, per quanto riguarda i costi a fronte di un evidente aumento per le opere d’arte per il passaggio sotto la ferrovia, per la realizzazione del sifone del torrente Garbogera considerata le portata del torrente recentemente verificate dal Comune che dispone di uno studio idraulico con il calcolo delle portate con tempo di ritorno centenari minori di quelle previste nel progetto, ci sia la possibilità di una riduzione in fatto di barriere acustiche, di opere di mitigazione e di materiale inerte da commercializzare oltre la riduzione del materiale di riporto necessario a rialzare l’implementazione dei rilevati con innalzamenti anche di 3-4-metri;
dalle considerazioni generali sulla spesa si beneficerebbe del recupero di materiale di cava, che unitamente alla unione delle complanari permetterebbe un bilanciamento complessivo della spesa malgrado il sottopasso ferroviario;
i costi parametrici rilevabili da interventi come la Boffalora-Malpensa, costata 208 milioni per 18,6 km di percorso con 16 gallerie, due viadotti e otto svincoli, confermano la fattibilità dell’intervento su Novate di circa 3Km;
l’Amministrazione comunale con lo studio sui costi hanno dimostrato che la rilevanza economica dell’intervento in sostanza non cambia con tutto beneficio per la salute dei cittadini e la qualità complessiva dell’intervento;
nello Studio di Impatto Ambientale redatto dal PIM nel 2008 è riportato: “(Quadro di Impatto Ambientale): Obiettivo fondamentale è preservare la continuità del corridoio ecologico, in modo da mantenere la continuità territoriale, riequipaggiando l’ambito con vegetazione arboreo-arbustiva autoctona, anche in funzione del miglioramento della qualità paesistica dell’ambito attraversato. Le opere di mitigazione e compensazione devono pertanto mirare a istituire una contiguità spaziale che favorisca lo scambio e l’interconnessione fra le diverse ecologie e a rafforzare i corridoi orizzontali in un ambito dove le conurbazioni lineari sono ormai segnate da evidenti fenomeni di saldatura.”
Dallo studio appaiono incongruenti le conclusioni circa i benefici ottenibili per la qualità dell’aria rispetto alle conseguenze sulla salute pubblica: a fronte di un espresso miglioramento della qualità dell’aria si enuncia che la salute pubblica generale subirà un peggioramento a causa dello stress generato dal peggioramento delle condizioni di rumore e dalla qualità dell’aria.
l’incremento delle percorrenze del 40% previsto dallo scenario progettuale corrisponde, in realtà, a circa il 100%;
alla luce degli incrementi di traffico nell’ordine del 100% previsti sulla Rho Monza considerato che non sono rilevabili le riduzioni sul tratto di competenza della Autostrada A4, visto che il carico dei veicoli in transito sulla rete cittadina e tangenziale mostrano appesantimento dei flussi al limite del collasso si ritiene indispensabile l’esame delle proposte presentate se non ritengano opportuno esaminare le soluzioni prospettate nel progetto proposto dalle Amministrazioni e convocare immediatamente in un tavolo di confronto i committenti e progettisti dei Lotto 1 e 2 di competenza della Società Serravalle e del Lotto 3 di competenza di ASPI con i Comuni interessati;
On. Vinicio Peluffo
(Camera Deputati)