Scoppia polemica su editoriale Minzolini: uno scandalo. Attacca il deputato Pd Vinicio Peluffo.
(da TMNEWS)
Nuova polemica sul direttore del Tg1, con l’opposizione che insorge dopo l’editoriale di stasera sul governo firmato da Augusto Minzolini, il quale ha anche giudicato “improprie” e di “dubbia utilità” le intercettazioni dell’inchiesta sulla cosiddetta P4.
Attacca il deputato Pd Vinicio Peluffo, della commissione di Vigilanza Rai: “Dietro valutazioni politiche di cui gli italiani non sentivano l`urgenza, il direttore del Tg1 Minzolini torna a fare quello che gli riesce meglio, cioè usare, o meglio abusare, della Tv pubblica per fare da cassa di risonanza del governo e per attaccare inchieste delle magistratura che lo vedono coinvolto”. Gli fa eco il collega Vincenzo Vita: “Continua lo scandalo del Tg1. L`edizione di questa sera delle 20 entrerà nel Guinness dei primati. Fino a quando dovremo sopportare questa vergogna?”.
Ancora, dal Pd, il responsabile del forum Sicurezza Emanuele Fiano: “Minzolini non può diffondere dal servizio pubblico notizie false che rispondono all`unico obiettivo della propaganda politica. Per di più il signor Minzolini, che evidentemente preferisce che mafiosi, malviventi, truffatori, corrotti, iscritti alla P4 possano continuare liberamente le loro conversazioni malavitose non ascoltati dagli inquirenti, diffonde cifre e numeri destituiti di ogni fondamento scientifico. Un conto èdifendere il diritto alla privacy delle persone estranee alla commissione di reati penali, un contro diventare il megafono di Arcore, propalare opinioni invece che notizie, e tentare di influenzare l`opinione pubblica e anche l`iter parlamentare di una legge appoggiata da una maggioranza sempre più lontana dal Paese ma, evidentemente, non da Minzolini”.
Contro le parole di Minzolini sulle intercettazioni interviene anche il capogruppo di Idv in Vigilanza, Pancho Pardi: “Quello che principalmente contesto all’editoriale di Minzolini è l’utilizzazione di un alibi fantasioso come la spesa per evocare una norma che impedisca ai giudici di condurre le indagini nel migliore dei modi. Il direttorissimo Minzolini conferma di essere il megafono di questa maggioranza. E’ partita la controffensiva per provare a risuscitare politicamente un governo in agonia. Ma il buon Minzolini ha sbagliato i conti. Anche gli spettatori più sprovveduti capiscono che a due riforme importanti come la riduzione delle tasse e il contenimento dei conti pubblici non può essere paragonata la legge sulle intercettazioni come ha fatto Minzolini stasera. Caro direttore, continui a dire sciocchezze così, vinceremo con margine ancora maggiore le prossime elezioni”.